IL COLONNELLO MACGREGOR. SEMBRA CHE BIDEN STIA FACENDO DI TUTTO PER PROVOCARE LA TERZA GUERRA MONDIALE....

Giannina Puddu, 21 novembre 2024.

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L' intervista al Colonnello MacGregor è stata aperta dal conduttore premettendo che pare che Biden stia provando a far scattare la Terza Guerra Mondiale prima di lasciare l'incarico. 

Le prime osservazioni di  MacGregor si sono concentrate sull'eccezionalità dell'atteggiamento di Biden verso il suo imminente successore Trump.

Biden che, con le sue ultime iniziative, oltre a creare le condizioni per l'avvio della Terza Guerra Mondiale, sta commettendo un vero e proprio sgarbo istituzionale all'indirizzo del nuovo Presidente eletto al quale sembra voler lasciare la peggiore eredità possibile.

Un'iniziativa di politica estera che sta attuando un progetto, diametralmente opposto alla volontà ribadita da Trump per il perseguimento della pace in Ucraina.

Il colonnello MacGregor fatica a trovare un simile precedente nella storia della presidenza degli Stati Uniti d'America.

Ha dovuto indietreggiare nel tempo fino al  15° Presidente James Buchanan, al vertice USA dal 4 marzo del 1857 al 4 marzo del 1861, lasciando in eredità ad Abramo Lincoln la Guerra Civile.

Buchanan è rimasto nella storia come uno dei peggiori presidenti americani.

La sua caratteristica principale era l'incompetenza e questa gli impedì di evitare che si scatenasse la guerra civile che oppose il Nord al Sud della nazione.

Il parere espresso sul recente operato di Biden, che dovrebbe limitarsi all'ordinaria amministrazione, da Macgregor è molto severo.

Il "permesso" accordato da Biden  a Zelensky per il lancio dei missili nel territorio russo si avvicina, secondo  il colonnello, ad un "tradimento".

L'azione rivela la riflessione retrostante che sembra voler sfidare Trump: tu affermi di poter fare la pace in 24 ore? Fantastico, io ti lascio in eredità l'inizio della Terza Guerra Mondiale! Vedremo cosa saprai fare!

Un'escalation di guerra che potrebbe culminare nell'uso di un'atomica come, peraltro, sembrano prevedere i trader  entro la fine del 2024.

MacGregor ha mostrato un grafico ripreso da Polymarket, piattaforma che i trader usano per scomettere su qualunque ipotesi e ha fatto notare quanto stia crescendo la probabilità dell'uso di un'arma nucleare entro la fine del 2024.

Commentando il grafico, MacGregor sostiene, a ragione, che questo incremento di probabilità sia dovuto al "permesso" di Biden a Zelensky per il lancio dei missili a lunga gittata in territorio russo.

MacGregor afferma e spera che Putin sappia attendere l'insediamento di Trump, rifiutando la grave provocazione di Biden e rinunciando all'uso del nucleare, anche tattico.

Prosegue la sua riflessione con una previsione nefasta, soprattutto per l'Ucraina, da Ovest a Est, dove è già compromessa la ditribuzione dell'energia elettrica per effetto dei bombardamenti russi che sembrano destinati ad una inevitabile accelerazione che porterebbe alla distruzione totale dell'Ucraina.

Evidenziato anche il rischio di morte per gli europei e per gli americani, tutti raccolti in questo vortice di guerra.

MacGregor sostiene anche che la presenza di truppe nordcoreane al confine russo-ucraino sia una menzogna narrata per motivare l'attacco all'interno del territorio russo.

E, aggiunge che se si dovesse scoprire che le armi provengono dalla Germania, dalla Gran Bretagna o dalla Francia questi territori sarebbero attaccati militarmente dalla Russia e si troverebbero, seriamente, coinvolti nella guerra.

Un proposito folle dal momento che, rivela, la NATO è in grado di proteggere solo il 5/7% del territorio degli alleati e, grazie alla dotazione militare della Russia (della Corea del Nord, etc....), anche l'America potrebbe essere sotto attacco.

Questo è quanto, esattamente, avevo già scritto su queste pagine proprio ieri: https://www.ifanews.it/il-primo-lancio-di-missili-usa-dallucraina-in-territorio-russo.

Seguendo un processo di osservazione logica, gli Stati Uniti d'America, abituati a fare la guerra in casa d'altri, potrebbero sperimentare la nuova esperienza della guerra in casa propria.

MacGregor smorza il tono rimandando alla prudenza di Putin che sa che Trump vuole mettere fine alla guerra, per cui non si spingerebbe così lontano...

Dà per certo, invece, l'annientamento del Popolo ucraino sacrificato sull'altare degli interessi di terzi.

Fa osservare anche che, da un giorno all'altro, Svezia e Finlandia hanno allertato la loro popolazione e la stanno preparando al diretto coinvolgimento in guerra.

La Svezia e la Finlandia che rischiano di pagare carissimo il prezzo della loro recente adesione alla NATO...

Ciò che accade in Ucraina è strettamente legato a ciò che accade in Medio Oriente e la Russia ha interessi strategici vitali in quell'area, tanto che Putin ha ribadito chiaro e tondo il sostegno russo all'Iran.

L'analisi si spinge oltre, con il racconto della fitta presenza russa in quei luoghi, dell'interruzione dei rapporti della Turchia (membro NATO!) con Israele, dell'azione di Israele  in Libano contro i libanesi, come ha già fatto a Gaza contro i palestinesi, della posizione dell'Egitto verso Israele e della sua sempre più solida alleanza con la Turchia.

MacGregor è un fiume in piena e snocciola fatti e numeri sitentizzando che il Medio Oriente sia una polveriera pronta ad esplodere mentre gli USA si muovono creando prospettive di fallimento per sè stessi e per Israele.

Infine punta l'indice dritto contro la Francia e i francesi che "sono così stupidi da fornire missili da crociera a queste persone", alla pari dei tedeschi che, con i loro tira e molla, infine hanno ceduto candidandosi entrambi ad importare la guerra.