Jens Peter Sørensen, capo degli analisti di Danske Bank ha definito senza mezzi termini disastrosa l’asta dei titoli di Stato decennali tedeschi tenutasi ieri, nella quale sono stati raccolti solamente 3,6 miliardi di euro a fronte dei 6 stimati, dei quali ben 2,4 provenienti dalla Banca Centrale Tedesca in persona, che non ha esitato ad entrare in azione per evitare una seconda Stalingrado dalle conseguenze imprevedibili.
La Germania dal canto suo continua a predicare la clama, insistendo per una riforma dei Trattati dell’Unione che punisca gli Stati inadempienti con la perdita della sovranità sui propri bilanci, ma la verità è che i risparmiatori hanno ormai capito che non esistono più porti sicuri in cui rifugiarsi e anche un rendimento all’1,98% dei bund è considerato ormai troppo basso a fronte del rischio.
Alcune alternative sono già apparse però all’orizzonte. I rendimenti decennali dei T-Bond statunitensi sono infatti scesi all’1,893%, così come quelli dei Gilt inglesi, scesi al 2,036%.
Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi.