IL CASO DEL NEBRASKA. PARCHI SOLARI E PALE EOLICHE. VERE SOLUZIONI O NUOVI PROBLEMI?

IL CASO DEL NEBRASKA. PARCHI SOLARI E PALE EOLICHE. VERE SOLUZIONI O NUOVI PROBLEMI?

Redazione, 15 luglio 2023.

Stando ai dati aggiornati al 2021  provenienti da Solar Media-PV Tech, l'industria dei pannelli fotovoltaici  ha prodotto e venduto oltre 190 GW di moduli, con il 79% del mercato appartenente ai primi dieci produttori globali.

Secondo questo report i primi dieci produttori di moduli fotovoltaici sono: Astronergy, QCells, Suntech Power, First Solar, Risen Energy, Canadian Solar, JinkoSolar, JA Solar, Trina Solar e al primo posto LONGi Solar.

La classifica è dominata dalla Cina, tra le succitate società, 8 sono cinesi e sono cinesi le prime sei classificate per ordine di grandezza.

Solitamente, i pannelli solari non vengono distrutti dagli eventi metereologici, ma capita...

E, i pannelli solari smettono gradualmente di produrre  elettricità e raggiungono la fine della loro vita in 20 o 30 anni e il tempo vola portandoci nuova spazzatura inquinante.

L'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili ha stimato che 78 milioni di tonnellate di pannelli solari arriveranno ad esaurimento entro il 2050.

I sostenitori delle energie rinnovabili espongono le future opportunità di riciclaggio di queste masse di strumenti inerti che si trasformeranno, invece, in un diluvio di rifiuti elettronici.

Perchè, pare che solo il 10% dei materiali che li compongono sia riciclabile compresa una piccola parte di minerali che contengono.

L'esperto signor BF Randall, ha dichiarato al Cowboy State Daily che, sulla base delle conoscenze ed esperienze attuali, il riciclo di  un pannello solare equivale a creare un nuovo pannello solare. 

Dunque, poco da riciclare...

Il Polisilicio o silicio policristallino, presente nei pannelli solari, non può essere riciclato.

Randall ha spiegato che Occorrono dalle 3 alle 5 tonnellate di polisilicio per produrre 1 megawatt di pannelli solari. 

Per produrlo, prendono il biossido di silicio e lo mescolano con il carbonio, che molto spesso deriva dal carbone. Tuttavia, è possibile utilizzare legno o grafite. 

La miscela che si ottiene, mescolando polisilicio e carbonio, viene fatta cadere in un forno a circa 3.600 gradi Fahrenheit, con grande consumo dell' energia necessaria a mantenere alta la temperatura.

Non solo, per ogni tonnellata di polisilicio prodotta, vengono prodotte anche  3-4 tonnellate di tetracloruro di silicio, elemento altamente tossico.

È possibile recuperare alluminio e rame dal telaio e dalla scatola di giunzione di un pannello. 

Ma The Grist, ha dichiarato che un pannello riciclato produce circa 3 dollari in alluminio, rame e vetro e che, questi,  dopo i costi di trasporto costeranno tra i 12 ei 25 dollari, oltre una piccola quantità di argento che, una volta recuperato, vale meno del costo del suo recupero.

In queste oggettive condizioni, purtroppo, il modo più economicamente sostenibile  per gestire i pannelli solari distrutti o esauriti è portarli in discarica, come si fa con la maggior parte delle pale delle turbine eoliche.

L'Unione Europea sta cercando di trovare una "toppa" obbligando i produttori al versamento di un contributo per la raccolta e il riciclaggio a fine vita.

Questa non-soluzione, mentre alza il costo dei pannelli solari, non soddisfa l'aspettativa di vere "Energie Rinnovabili" giacchè non si rinnova nulla o quasi, mentre si inquina alla grande nel processo di produzione di questi strumenti e nel loro successivo smaltimento.

Nei primi giorni di luglio, il gigantesco parco solare di Scottsbluff, nel Nebraska, capace di produrre 150 MPH di elettricità è stato gravemente danneggiato da una potente grandinata con grandine che pare abbia avuto le dimensioni di una palla da baseball.

Lo ha riferito il Cowboy State Daily, dopo aver contattato Grant Otten, portavoce del Nebraska Public Power District, che acquista elettricità dal parco solare. 

Sol Systems, che ha finanziato e sviluppato il progetto, non ha risposto alla chiamata del Cowboy State Daily.

Ciò che pare già certo è che tutti questi pannelli solari finiranno in discarica, il loro riciclaggio non è economico.

E, dunque, si impone la riflessione su questi percorsi in uso diffuso e sfrenato per raggiungere l'obiettivo delle "energie rinnovabili".

Di "rinnovabile" c'è veramente troppo poco o nulla, anzi!

Se fosse serio e concreto il lodevole obiettivo di non inquinare l'ambiente, forse sarebbe stato giusto ascoltare, finanziare e sostenere gli scienziati che, anche in tempi lontani, hanno proposto soluzioni per la produzione di energia anche a bassissimo costo oltre che pulita nel vero senso della pulizia.

Possiamo solo sperare in nuovi potenti della terra, più lucidi ed etici degli attuali, oppure, opporci subito influendo sui sindaci e su ogni istituzione nazionale o locale prima che autorizzino l'installazione di questi impianti, parchi solari o pale eoliche dei quali, in queste condizioni, è assolutamente meglio fare a meno.