IL BUSINESS DELL'EOLICO E' FINITO. IL NOSTRO GOVERNO INTENDE SACRIFICARE LE MIGLIORI TERRE ITALIANE OFFRENDOLE COME "PARACADUTE" ALLE IMPRESE EOLICHE?
Giannina Puddu, 24 novembre 2024.
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Il business dell'eolico, fin qui, avrebbe potuto essere, in una condizione straordinaria, un business senza rischio, solo grazie agli incentivi pubblici, che lo avrebbero sostenuto, a prescindere dalla sua effettiva utilità pubblica, tanto declamata quanto inesistente.
In virtù di accordi, sottoscritti tra i governi e l'industria di riferimento, nonostante gli scienziati e i migliori tecnici del settore a livello mondiale, da anni, abbiano spiegato l'inesistenza della relazione tra il cambiamento climatico e l'attività umana sulla terra.
Nelle ultime settimane, lo scenario internazionale è mutato e questi imprenditori convinti di avere colto l'opportunità del business privo del normale rischio d'impresa, sono allarmati in quanto scoprono di non avere pesato, adeguatamente, la variabile geopolitica.
Il grande cambiamento è nella vittoria di Donald Trump che si è riconquistato la presidenza degli Stati Uniti D'America ed una prospettiva di governo molto forte, avendo ottenuto sia il controllo del Senato che quello della Camera.
Questa presidenza sta sgonfiando tutte e quattro le ruote della macchina eolica, con la premessa nota per cui questa "Transizione energetica" sarebbe la "nuova truffa verde socialista".
E, dunque, ogni azione che si era fondata su questo presupposto che Trump ha abbattuto, non avrà più senso.
I progetti di installazione di impianti eolici e fotovoltaici in America avranno scarse opportunità.
L'ONU, dovrò tener conto di questo nuovo scenario, adeguandosi e accusando il colpo di probabili drastiche riduzioni dei conferimenti di danaro dagli USA per finanziarsi.
La Svezia ha azzerato tutti i suoi progetti eolici offshore.
La Cina che contava di risollevare le sorti della sua economia in sofferenza, esportando impianti eolici e fotovoltaici dovrà trovare altre soluzioni di ricavo.
L'industria eolica, in area UE, già molto sofferente pochi anni fa, aveva chiesto soccorso a Ursula Von Der Leyen che si era data subito da fare per indurre un'accelerazione alla "Transizione Energetica" a base di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, tranquillizzando l'associazione delle imprese del settore.
Ma, d'ora in poi, Von Der Leyen non potrà non tener conto del mutato indirizzo del potentissimo alleato oltre oceano, dando per scontato, per voler semplificare e sintetizzare, che lei riesca a completare il suo secondo incarico alla presidenza della Commissione.
Eppoi, c'è da aggiungere che, il 20 novembre u.s., solo quattro giorni fa, con un comunicato stampa il Climate Intelligence Group (CLINTEL), ha scritto che “dichiara e afferma che l’immaginaria ‘emergenza climatica’ è finita”.
Si può leggere che: Una conferenza sul clima di due giorni a Praga, organizzata dalla divisione ceca dell’International Climate Intelligence Group (Clintel), che si è svolta il 12 e 13 novembre alla Camera dei deputati della Repubblica Ceca a Praga, “dichiara e afferma che l’immaginaria e immaginaria ‘emergenza climatica’ è finita”.
Il comunicato, redatto dagli eminenti scienziati e ricercatori che hanno parlato alla conferenza, chiarisce che per diversi decenni gli scienziati del clima hanno sistematicamente esagerato l’influenza del CO2 sulla temperatura globale.
La conferenza scientifica di alto livello ha inoltre dichiarato:
“Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, che esclude i partecipanti e i documenti pubblicati in disaccordo con la sua narrativa, non rispetta il proprio protocollo di segnalazione degli errori e trae conclusioni alcune delle quali sono disoneste, dovrebbe essere immediatamente smantellato”.
La dichiarazione supporta le conclusioni dell’importante rapporto di Clintel The Frozen Climate Views of the IPCC [presentato alla Conferenza da Marcel Crok, co-fondatore di Clintel].
Inoltre, gli scienziati presenti alla conferenza hanno dichiarato che anche se tutte le nazioni passassero direttamente alle emissioni zero, entro la data del 2050 il mondo sarebbe solo di circa 0,1 °C più freddo rispetto a nessuna riduzione delle emissioni.
E, dunque, per quale ragione ignota, il nostro governo continua ad accanirsi contro i sardi in Sardegna e li "sgombera" con ingente dispiegamento di forze mentre cercano, disperatamente, di salvare la loro Terra dallo scempio del Tyrrhenian Link che sarebbe assolutamente inutile a fronte di quanto rilevato sopra?
Questo governo, dotato di ogni potere, prenderà atto della verità per cui non serve sacrificare grandi porzioni di terra italiana per fronteggiare un'emergenza climatica inesistente?
Perchè si insiste a voler sacrificare la coltivazione del prezioso riso di Andrea Maggi, in Piemonte, autorizzando gli espropri che, oltre che a casa sua, interesserebbero altri territori agricoli per fare spazio a impianti fotovoltaici e batterie nella zona di Trino?
Questo governo, dotato di ogni potere, fermerà il pericolosissimo mega impianto di batterie di accumulo di energia, carico di litio, in progetto a UTA (CA), concepito per essere il maggior accumulo elettrochimico al mondo, foriero di gravissimi rischi per tutta l'area circostante?
Questo governo, dotato di ogni potere, fermerà la strage degli ulivi pugliesi per far posto a queste macchine diaboliche, devastanti e non rispondenti al requisito di "utilità pubblica"?
Questo governo, dotato di ogni potere, deciderà di bloccare ogni procedura che ci eviti di sentire, d'ora in poi, un qualunque dirigente regionale che parli al microfono di "equilibrio delicatissimo" e/o del fatto che "la norma sulla transizione energetica e sulle pale eoliche, sul fotovoltaico, prevede già la pubblica utilità. E' una norma statale"?
Questo, dotato governo di ogni potere, si attiverà, senza indugio, per cancellare tutta la "norma statale" che ha legittimato, fin qui e in tutta Italia, la drammatica devastazione del nostro ambiente fondando questa scelta su presupposti scientifici completamente smentiti?
Questo governo, dotato di ogni potere, deciderà di non permettere che l'habitat italiano sia sacrificato al solo scopo di consentire alle imprese sedicenti "green" di appropriarsi di ingenti fondi del PNRR (nuovo debito pubblico italiano) per riempirsi le casse a spese della nostra Nazione, prima della definitiva dichiarazione di morte dell'industria eolica e fotovoltaica a livello globale?