Il Brasile investe pesantemente nella produzione energetica
Il Brasile sta investendo pesantemente nel settore energetico, a causa di una domanda interna in forte crescita e di una grande disponibilità di risorse. Il paese, può infatti contare su numerose e diverse fonti di energia (dal petrolio all’idroelettrico, passando per i biocarburanti), ha una popolazione di 196 milioni di abitanti e ad oggi un grado di indipendenza energetica pari al 93%. Il gigante Petrobras ha in cantiere investimenti pari a 225 milioni di dollari entro il 2015 (di cui il 95% circa all’interno del paese carioca).
L’azienda attiva nel settore energetico ha infatti in programma il lancio di 4 nuove raffinerie per i prossimi anni, in grado di arrivare ad una capacità produttiva di 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno. Petrobras ha annunciato che intende raddoppiare la propria produzione di petrolio da qui al 2020.
Nel piano del governo brasiliano c’è l’obiettivo di aumentare del 61% la potenza elettrica installata per il periodo 2010-2019, dove la quota di idroelettrico dovrebbe attestarsi al 70% dal 74%, soprattutto a causa dell’incremento dell’energia elettrica prodotta dal petrolio (6%) e dall’eolico (4%). Il totale dell’energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabile dovrebbe aumentare del 13% annuo, anche a causa dei grandi investimenti in progetto di Eletrobras.
Il Brasile intende anche puntare sul biocarburante, sono infatti stati creati diversi progetti con l’obiettivo di incrementare la produzione di etanolo fino a raggiungere i 64 Gl entro il 2017. Per fare questo il paese ha bisogno però di un ulteriore superficie, pari a 6 milioni di ettari, molta della quale verrà dalla conversione delle foreste in terreni arabili.