Il bond convertendo scatena 200 risparmiatori contro la big milanese
Sono più di 200 i risparmiatori che si sono rivolti all`associazione dei consumatori Altroconsumo a causa delle perdite subite con la conversione anticipata del prestito convertendo 2009/2013 di Bpm, con una cedola del 6,75% l`anno. Altroconsumo, si spiega dall`associazione, nei giorni scorsi ha anche presentato un esposto alla Consob per sollecitare un intervento sulla vicenda. Lo scorso 29 dicembre scorso è avvenuta la conversione in azioni del bond convertendo e, secondo Soldi Sette, i sottoscrittori hanno subito perdite tra il 50% e il 70% delle somme investite.
«Le analisi condotte dai nostri analisti -si spiega da Altroconsumo- hanno evidenziato che il prestito in questione è in realtà uno strumento finanziario che non assicura alcun risultato utile all`investitore. Lo stesso non poteva in alcun caso essere competitivo nemmeno con l`acquisto diretto di titoli azionari Bpm sia in presenza di un trend rialzista sia nel caso in cui, come poi è effettivamente avvenuto, il titolo sottostante riducesse il proprio valore di mercato». Altroconsumo, si avverte dall`associazione, «intende agire a tutela dei risparmiatori danneggiati, intraprendendo le iniziative giudiziarie più opportune qualora Bpm non adotti immediatamente tutte le misure idonee ad eliminare le violazioni accertate e a risarcire i consumatori dei danni subiti».