Il bollettino di novembre della Bce: la chiave anti-crisi è nei bilanci delle banche
Il bollettino di novembre della Bce: la chiave anti-crisi è nei bilanci delle banche
Riportiamo gli estratti più significativi del bollettino di novembre della Bce
- I governi dei paesi in difficoltà siano «pronti» a misure aggiuntive se serve. Lo afferma la Bce nel Bollettino, aggiungendo che vanno «accelerate, urgentemente le riforme», serve «determinazione». Con riferimento alle politiche di bilancio, afferma la Bce, «i governi di tutti i paesi dell`area dell`euro devono dimostrare la ferma determinazione a onorare pienamente quanto sottoscritto a nome dei rispettivi Stati sovrani; ciò costituisce un elemento cruciale per assicurare la stabilità finanziaria nell`intera area dell`euro. Il Consiglio direttivo prende atto degli impegni espressi in materia di bilancio nella dichiarazione del Vertice euro del 26 ottobre 2011 ed esorta tutti i governi a dare piena attuazione quanto prima possibile alle misure necessarie al risanamento dei conti pubblici, al conseguimento di sistemi pensionistici sostenibili, nonchè al miglioramento della governance». I governi dei paesi che sono oggetto di programmi di aggiustamento congiunti Ue-Fmi, «nonchè i governi dei paesi particolarmente vulnerabili si dovrebbero tenere pronti ad adottare ogni misura aggiuntiva che si rendesse necessaria. È indispensabile che il risanamento di bilancio e le riforme strutturali procedano di pari passo per rafforzare la fiducia, le prospettive di crescita e la creazione di posti di lavoro. Il Consiglio direttivo esorta pertanto i governi di tutti i paesi dell`area dell`euro ad accelerare, urgentemente, l`attuazione di riforme strutturali consistenti ed esaustive. Ciò aiuterà i paesi dell`area dell`euro a potenziare la competitività, a promuovere la flessibilità delle economie e a migliorare il loro potenziale di crescita nel medio-lungo termine». A tale riguardo risultano essenziali «le riforme del mercato del lavoro, che dovrebbero porre in primo piano misure atte a rimuovere le rigidità del mercato e a potenziare la flessibilità salariale, consentendo di adeguare le retribuzioni e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle imprese. Più in generale, in questi tempi difficili è indispensabile assicurare moderazione in termini sia di margini di profitto che di salari». Per la Bce, «tali misure andrebbero accompagnate da riforme strutturali che incrementino la concorrenza nei mercati dei beni e soprattutto dei servizi, fra le quali la liberalizzazione degli ordini professionali chiusi, e ove opportuno dalla privatizzazione di servizi che sono al momento erogati dal settore pubblico». (Cim/Ct/Adnkronos)
- Il rischio che «le tensioni si intensifichino ancora in alcuni segmenti dei mercati finanziari» rende probabile una «significativa revisione verso il basso» delle previsioni di crescita nell`area euro«. Lo scrive la Bce secondo cui, in questo quadro, dovrebbero attenuarsi anche le pressioni inflazionistiche. (ANSA).
- Il risanamento dei bilanci deve procedere «di pari passo» con le riforme strutturali che i Paesi dell`area euro devono «accelerare, urgentemente». Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino mensile di novembre. (ANSA).
- I governi dei Paesi già sostenuti dal salvataggio Ue-Fmi, ma anche quelli «particolarmente vulnerabili», devono essere «pronti a valutare ogni misura aggiuntiva che si rendesse necessaria». Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino mensile di novembre. (ANSA).
- Assicurare la solidità dei bilanci bancari, anche attraverso aumenti di capitale sostenuti dalle autorità nazionali, sarà un «fattore chiave» contro «la spirale negativa che si potrebbe innescare a seguito delle tensioni nei mercati finanziari». Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino mensile di novembre. (ANSA).
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