Il bollettino di marzo della Bce preannuncia un`Italia fuori dal PDE
``Nel prosieguo del 2013 l`attivita` dovrebbe recuperare gradualmente, sostenuta dal rafforzamento della domanda mondiale e dall`orientamento accomodante della politica monetaria``.
Lo scrive la Bce nel Bollettino di marzo, disegnando lo scenario a breve termine dell`economia dell`Eurozona. L`Eurotower sottolinea comunque che gli aggiustamenti dei bilanci pubblici e privati ``seguiteranno a gravare sull`attivita` economica``.
OCCUPAZIONE
La Bce ``ritiene che allo stadio attuale sia particolarmente importante far fronte alla disoccupazione giovanile e di lunga durata, attualmente elevata. A questo scopo sono necessarie altre riforme dei mercati del lavoro e dei beni e servizi per creare nuove opportunita` di occupazione, promuovendo un contesto economico dinamico, flessibile e concorrenziale``
PRESTITI
Sui 1.018,7 miliardi di prestiti triennali (Ltro) fatti dalla Bce alle banche dell`Eurozona, ``le controparti hanno finora rimborsato un importo di 224,8 miliardi. In termini netti, cio` implica che dell`incremento del volume in essere di rifinanziamento bancario tramite le operazioni di politica monetaria della Bce, pari a circa 500 miliardi di euro erogati tra meta` dicembre 2011 e inizio marzo 2012, sono stati rimborsati circa 200 miliardi di euro. Tali rimborsi riflettono il miglioramento del clima di fiducia nei mercati finanziari negli ultimi mesi e il ridursi della loro frammentazione``, lo scrive la Bce nel Bollettino di marzo.
FIDUCIA
``Per promuovere la fiducia, e` fondamentale che i governi continuino ad attuare le riforme strutturali, consolidino i progressi realizzati nel risanamento dei conti pubblici e proseguano nella ristrutturazione del settore finanziario``
ITALIA E DEBITO
Tra i paesi dell`Eurozona sotto Procedura per Deficit Eccessivo (Pde), solo ``l`Italia dovrebbe correggere il proprio disavanzo eccessivo entro il termine previsto (2012)``. ``Per quanto riguarda l`Italia, il 1* marzo 2013 l`Istat ha pubblicato la stima preliminare del disavanzo delle amministrazioni pubbliche per il 2012, che si situerebbe al 3% del Pil. Se confermato dall`Eurostat, questo dato dovrebbe comportare la chiusura della PDE per l`Italia, avviata nel 2009. Nel contempo, in base ai dati Istat il rapporto debito/PIL ha raggiunto il 127 per cento nel 2012. Queste stime sono state sostanzialmente confermate dalle previsioni dell`inverno 2013 della Commissione europea`` spiega l`Eurotower. ``Probabile che Cipro e forse il Belgio non centrino i loro obiettivi per il 2012``, prosegue la Bce spiegando che per la Francia ``in assenza di ulteriori provvedimenti il disavanzo eccessivo non sara` corretto entro la scadenza del 2013 prevista dalla Procedura di defici eccessivo``. La Spagna dovrebbe chiudere il 2012 con un rapporto deficit/pil al 6,7%, Il dato e` superiore all`obiettivo prefissato (6,3%) ma leggermente inferiore alle attese di gran parte degli osservatori esterni``. Non in linea con gli obiettivi anche l`Olanda.