Il bollettino Bce lascia poche speranze
La `graduale ripresa` della zona euro prevista dalla Bce sarà `smorzata dalle `tensioni del debito sovrano e del loro impatto sulle condizioni del credito, dal processo di aggiustamento dei bilanci del settore finanziario e non finanziario e dall`elevata disoccupazione`. E` quanto scrive il bollettino mensile della Bce.
NON PREVISTO MIGLIORAMENTO OCCUPAZIONE AREA EURO - Le indagini della Bce `non segnalano miglioramenti per il prossimo futuro` del mercato del lavoro dell`area euro e nel secondo trimestre è previsto un ulteriore calo. E` quanto si legge nel bollettino mensile che ricorda come `le condizioni siano ulteriormente peggiorate. L`occupazione è diminuita, mentre il tasso di disoccupazione ha continuato ad aumentare`. Il settore più colpito sono le costruzioni (-1,3%). La banca centrale segnala anche una riduzione del tasso di crescita della produttività.
CON IMU POSSIBILE EFFETTO SU SETTORE COSTRUZIONI - `In Francia e Italia, sull`attività del settore costruzioni potrebbero pesare i provvedimenti tesi al risanamento dei conti pubblici, come l`aumento delle imposte sugli immobili e il graduale rientro delle misure fiscali a favore degli investimenti in immobili residenziali`. E` quanto afferma la Bce nel bollettino mensile.
BANCHE SI RAFFORZINO, CHIAVE PER CREDITO ECONOMIA - `E` essenziale che le banche seguitino a rafforzare, ove necessario, la propria capacità di tenuta`. E` quanto scrive la Bce nel bollettino mensile secondo cui `la solidità dei bilanci bancari sarà un fattore chiave per agevolare sia un`adeguata offerta di credito all`economia, sia la normalizzazione dei canali di finanziamento`.
PRESSIONE SU PREZZI MODERATA, INFLAZIONE SOTTO 2% IN 2013 - `Le pressioni sui prezzi dovrebbero restare moderate` e l`inflazione dell`area euro, al 2,4% a giugno, `dovrebbe scendere ancora nel corso del 2012 per riportarsi sotto il 2% l`anno seguente`. Lo scrive la Bce nel suo bollettino mensile secondo cui anche tenendo conto del taglio dello 0,25% stabilito dal consiglio direttivo il 5 luglio `i rischi sull`andamento dei prezzi rimangono bilanciati`. I `rischi al ribasso sono connessi all`impatto di una crescita inferiore al previsto dell`area euro`.