IL 5G E' DANNOSO PER LA SALUTE. VERIFICATE LA DISTANZA DALLE VOSTRE CASE...

IL 5G E' DANNOSO PER LA SALUTE. VERIFICATE LA DISTANZA DALLE VOSTRE CASE...
Elaborazione dell'ing. A. Rizzo

Redazione, 25 giugno 2024.

Nel 2019, l’associazione canadese Planetary Association for Clean Energy, Inc., con sede a Ottawa, aveva presentato  una denuncia alle Nazioni Unite accusando la tecnologia 5G di rappresentare una violazione della risoluzione 39/46.

L' Associazione aveva definito il 5G come un  “trattamento crudele, disumano e degradante”.

L' Associazione A.M.I.C.A. (Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale) ne aveva dato notizia ed aveva pubblicato la versione tradotta in italiano della denuncia. Cliccare qui per scaricare il documento originale in lingua inglese.

A proposito della "Scienza" che si rende complice per favorire l'industria, compresa quella delle telecomunicazioni, si legge nella traduzione di A.M.I.C.A. che il  Dr. Richard Horton, direttore della rivista The Lancet, dopo un simposio tenutosi nell’aprile 2015 sulla riproducibilità e affidabilità della ricerca medica, ha scritto che: “Molto di ciò che è pubblicato non è corretto […] il caso contro la scienza è molto semplice: gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, può essere semplicemente falsa. Afflitta da studi su un campione di piccole dimensioni, con effetti minimi, da indagini esplorative non valide e da conflitti […] di interesse […] flagranti, la scienza ha preso una direzione che va verso l’oscurantismo. “

E, che: Coloro che sono responsabili di tenere questo settore sotto controllo, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Commissione Federale delle Comunicazioni degli Stati Uniti e altri organismi nazionali e internazionali, non sono mai stati previdenti riguardo ai pericoli delle radiazioni da radiofrequenza. Invece hanno protetto gli interessi del settore, con un totale disprezzo degli effetti noti sulla salute.

....Ci sono tutti gli elementi di un esperimento scientifico andato male, e quelli di un responsabile insabbiamento dovuto al profitto. Gli interessi economici del settore, valutati in oltre 3,4 trilioni di dollari  (3,4 miliardi di miliardi) statunitensi, hanno prevalso sulla salute pubblica.

...Per distribuire il 5G, non solo sarà aumentata la densità delle antenne di almeno un fattore di 5 in media, ma gli attuali limiti di sicurezza ICNIRP dovranno essere aumentati del 30-40% per rendere tecnologicamente fattibile il suo dispiegamento.

In Italia, il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità.

Ma, per esempio, il T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sez. I, 24 febbraio 2021, n. 63 aveva dato ragione a Wind Tre S.p.A. contro il Comune di Udine: 

È illegittima l’opposizione del Comune all’introduzione di nuove tecnologie di comunicazione elettronica. Non spetta al regolamento comunale disciplinare le tecnologie applicate dai gestori, né le frequenze di cui essi sono assegnatari a livello nazionale, dovendo gli strumenti urbanistici rispettare i limiti di cui all’art. 8 comma 6 della l. n. 36/2001.

Le Ordinanze contingibili e urgenti dei Sindaci contro l’elettrosmog sono state vietate dal d l. N. 76/2020 che ha modificato l’art. 8, comma 6 della legge 36/2001.” 

Nel dicembre 2018 l’Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale (AMICA) aveva  richiesto l’accesso agli atti per sapere se il Ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Luigi Di Maio, avesse richiesto all’Istituto Superiore di Sanità e all’INAIL  il parere sanitario sulla sicurezza delle esposizioni elettromagnetiche del 5G.

Non avendo ottenuto risposta, AMICA aveva fatto ricorso all’ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, finalmente, aveva trasmesso  i documenti richiesti dai quali era emerso che non era stato richiesto dal Governo alcun parere sanitario sul 5G ai sensi della Legge di Riforma Sanitario 833 del 1978.

In particolare:

  • l’INAIL dichiara di non avere alcuna documentazione sulla sicurezza del 5G;
  • il Ministero della Salute dichiara di non essere stato interpellato sulla sicurezza del 5G dal Ministero dello Sviluppo Economico prima della vendita delle frequenze del 5G e che anche il Consiglio Superiore di Sanità non si è interessato del problema;
  • il Ministero dello Sviluppo Economico risponde che la documentazione richiesta (il parere sanitario) non è di sua competenza.
  • l’Istituto Superiore di Sanità dichiara di non aver prodotto alcun parere sanitario ma di aver risposto all’AGICOM che richiedeva la semplificazione delle procedure di installazione delle nuove antenne 5G.

A seguito della Legge 214/2023 a partire dal 29/04/2024 il limite è passato da 6 V/m a 15 V/m, ben oltre il doppio.

Ancora dal testo tradotto da A.M.I.C.A:

Questi effetti biologici sono visibili in tutte le forme di vita: piante, animali, insetti e microbi.

Vi sono più di 10.000 studi peer-reviewed sull’impatto sulla salute delle radiazioni da radiofrequenza e ci sono prove sostanziali sullanatura cumulativa e della irreversibilità di alcuni effetti come quelli neurologici/neuropsichiatrici, riproduttivi, cardiaci, ormonali e mutazioni nel DNA.

Alcuni effetti possono influire anche sulla evoluzione della specie umana. [9]

C’è una chiara evidenza che la radiofrequenza sta causando nell’Uomo non solo il cancro, ma anche un ampio spettro di disturbi invalidanti compresi il decadimento cognitivo, il deficit di apprendimento e della memoria, danni neurologici, aborti spontanei, alterazioni della funzione e della qualità degli spermatozoi, obesitàdiabete, acufeni (fischi alle orecchie), ma anche un impatto sul benessere generale, alterazioni del ritmo cardiaco e malattie cardiovascolari. A livello cellulare la radiazione da radiofrequenza provoca alterazioni del metabolismo e dello sviluppo delle cellule staminali, dell’espressione genica e proteica, dell’aumento dei radicali liberi, dello stress ossidativo e danni al DNA.

L'associazione A.M.I.C.A. ha predisposto il testo di una lettera da mandare ai sindaci (e p.c. a: amica@infoamica.it) per avvisarli della mancanza del parere sanitario.

Lettera-ai-Sindaci-sul-parere-sanitario (ricordate di compilare le parti scritte in blu con i vostri dati)Download