Il volume si presenta in una veste comunicativa differente dal solito, che lo rende fruibile a chiunque. Nelle 192 pagine che lo compongono, vengono infatti illustrati in un linguaggio semplice e con l’ausilio di numerose immagini e citazioni i valori dello sport come metafora dei valori dell’investimento, attraverso il racconto di nonno Mario al nipotino Roberto.
Azimut e Gazzetta dello Sport non sono nuove ad iniziative del genere. Già nel 2008 e nel 2009 erano stati dati alle stampe due libri di educazione finanziaria per tutti che avevano ottenuto un notevole riscontro di pubblico, sintomo che la questione economica interessa – e preoccupa – ora più che mai gli italiani, che spesso però non riescono a comprendere fino in fondo i paroloni tecnici che si sentono nei telegiornali ogni giorno e vogliono capire cosa accadrà ai loro risparmi e nel caso intraprendere anche qualche contromisura per difendersi da brutte sorprese.
“In questo momento di incertezza dei mercati – ha commentato Paolo Martini – è ancora più importante diffondere cultura finanziaria in modo serio e responsabile ma con un linguaggio nuovo, semplice, adatto a tutti perché nessuno è estraneo al mondo dell’economia e della finanza. Il libro adotta uno stile di comunicazione molto innovativo per il settore e attraverso storie, racconti e idee pratiche cerca di aiutare il risparmiatore a capire in modo efficace e concreto che cosa fare dei propri investimenti”.
A margine dell’incontro IfaNews ha chiesto a Fausto Artoni, gestore storico di Azimut intervenuto alla presentazione, un commento sulla questione del rischio nel settore finanziario, argomento che coinvolge tutti gli intermediari in questo momento e in particolare sulla situazione delle banche. Artoni ha sottolineato come l’analisi del rischio debba essere per ogni istituto la prima delle preoccupazioni (per evitare che si ripeta quanto è successo recentemente negli USA) e che il grosso problema delle banche – specie in Europa – è l’eccesso di leva nei bilanci. Una soluzione da adottare sarebbe quindi quella di ridurre questa tendenza e cambiare addirittura le regole attuali dei mercati finanziari. In alternativa la BCE potrebbe decidere coraggiosamente di aumentare base monetaria sull`esempio della Fed. Questo non dovrebbe tuttavia creare inflazione, ma aumentare la liquidità di imprese e famiglie, essenziale per una ripresa dei consumi. Riferendosi alla Cina, Artoni ha dichiarato poi che, nonostante la bassa leva del sistema finanziario locale, è lecito attendersi un rallentamento dell`economia nei prossimi mesi. Per quanto riguarda la situazione italiana, Artoni ha infine ribadito che la ricchezza netta di imprese e famiglie è tra le più alte del mondo, così come forti sono i distretti industriali presenti sul territorio. Qualcosa di più però va assolutamente fatto per combattere lavoro nero ed evasione, ancora troppo alti, se si vuole veramente risistemare l’altissimo debito pubblico.
{youtube}eh_kLh3xTxk&feature=channel_video_title{/youtube}