I sindacati vogliono ridimensionare gli stipendi dei manager

Introdurre un tetto alle retribuzioni dei top manager bancari. Per legge. È la proposta che i segretari generali dei sei maggiori sindacati bancari fanno in una lettera al premier Mario Monti. La richiesta è di introdurre un «equo rapporto» di uno a venti tra la retribuzione media del lavoratore bancario e quella dell`amministratore delegato.

Tradotto in euro significa far scendere la retribuzione media di un amministratore delegato di banca italiana dagli attuali 3milioni a circa 770mila euro.
La proposta dei sindacati bancari mette nel mirino il club dei circa 300 top manager e alti dirigenti bancari che hanno un contratto individuale. Il rapporto tra top manager e bancari dei primi cinque gruppi bancari e rispettivi dipendenti è oggi di 1 a 84. Riportare il divario retributivo a 1 a 20 «è un rapporto corretto per il nostro settore ed è efficace per tutti i settori produttivi» indica nel corso di una conferenza stampa congiunta il segretario generale della Fiba Cisl Giuseppe Gallo.
«Quella che facciamo oggi è una denuncia - osserva il segretario generale della Fabi Lando Sileoni - oggi non c`è uno strumento legislativo che possa imporre questo rapporto» ma l`auspicio, aggiunge Gallo, è che possa essere introdotto uno strumento legislativo.
La richiesta formalizzata nella lettera che è stata inviata anche al Governatore della Banca d`Italia e al presidente dell`Abi precisa che l`introduzione di un rapporto tra retribuzioni complessive dell`alta dirigenza e retribuzioni medie dei lavoratori potrebbe essere esteso anche ad altri settori produttivi dove in alcuni casi «i differenziali retributivi sono anche maggiori». «Questa è una battaglia che facciamo da soli - aggiunge Sileoni - la classe politica è latitante».
 
``