I "SILENTI ENASARCO" AVANZANO, ANCORA, 9,2 MILIARDI VERSATI, CON OBBLIGO, PER LA PENSIONE INTEGRATIVA

I "SILENTI ENASARCO" AVANZANO, ANCORA, 9,2 MILIARDI VERSATI, CON OBBLIGO,  PER LA PENSIONE INTEGRATIVA

Giannina Puddu, 5 dicembre 2024.

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Il 30 gennaio di quest'anno, sul sito dell' ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) si poteva leggere:

Percezione della corruzione, Italia al 42° posto su 180 Paesi. Busìa: Serve regolamentare le lobby

L’Italia è al 42° posto su una classifica di 180 paesi nell’indice della percezione della corruzione 2023, secondo il Rapporto elaborato da Transparency International. L’anno precedente l’Italia occupava il 41° posto, mantenendosi sostanzialmente stabile.

Certo, "stabile" nel suo livello di corruzione.

Il dottor Giuseppe Busìa, giurista e dirigente pubblico italiano, Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione dal 2020 e nuorese come me, credo sappia benissimo cosa si dovrebbe fare. 

La lunga e vecchia storia dei "Silenti Enasarco" rientra in questo contesto di degrado politico e morale e, oltre la "Regolamentazione delle lobby", è indispensabile "controllare" con l'obiettivo fermo di prevenire ogni abuso, lobbistico o personale. 

Si può fare se si vuole fare.

L'introduzione dell'obbligo dei versamenti dei contributi Enasarco, in parallelo al primo di versamento dei contributi INPS, per una durata minima di 20 anni, è stato una scelta "calcolata" sulla probabilità statistica della durata nel ruolo di Agenti e Rappresentanti di Commercio, nettamente inferiore ai 20 anni.

E, cioè, sappiamo che svolgerete l'attività di Agenti di Commercio per x anni, con x di molto inferiore a 20, così che, in molti non arriverete all'obiettivo dei 20 anni e, non avrete nè i vostri soldi indietro come capitale, nè una rendita.

Per le Polizze Vita, le compagnie di Assicurazione, che non sono Enti di Previdenza Pubblica ma società con dichiarato scopo di lucro, riconoscono diritti e prestazioni al 5° anno di versamento.

Perchè, naturalmente, "est modus in rebus" e la violazione di questa regola di base è un atto corrotto.

Il 25 ottobre 2024, sul sito di Federcontribuenti, è stato pubblicato un articolo che titola:  Enasarco: sui silenti lo Stato è inadempiente per oltre 9 miliardi.

Credo che si possa affermare che l'"inadempienza" sia da porsi in carico allo Stato in quanto non abbia adeguatamente vigilato.

Ma, ritengo, che il cuore della vicenda sia nell'operato di Enasarco.

Devi agire correttamente, a prescindere da chi ti controlla e da chi potrebbe sanzionare il tuo operato.

Altrimenti, fuori! Non sei adeguato. E, paghi con le tue tasche per le cavolate che hai fatto.

Non paga lo "Stato" e cioè tutti.

La Casse di Previdenza sono diventate contenitori plurimiliardari che attraggono appettiti insaziabili e corrotti. 

Per porre fine al rischio di saccheggio serve, innanzitutto, un "vigile" adeguato e indiscutibile, dal punto di vista delle competenze tecniche necessarie e della moralità.

E, questa, deve essere una scelta politica, con il vertice politico nazionale che potrebbe cogliere la grande occasione della nomina del nuovo capo della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, nota  con l'acronimo COVIP.

Affinchè sia rispondente ai requisiti indispensabili.

Vedremo...

Aveva scritto Federcontribuenti:

I ‘cosiddetti’ silenti Enasarco hanno depositato nelle casse dello Stato circa 9,2 miliardi per vedersi riconosciuta una pensione integrativa, nel momento di fragilità della loro vita.

Ma un ‘Prendi i soldi e scappa 2′ che ha come protagonista lo Stato stesso lì ha lasciati a bocca asciutta in una landa desolata di disperazione”.

Così, con una dura nota Antonio Passaro Responsabile del Dipartimento Enasarco di Federcontribuenti riguardo l’approvazione dell’ordine del giorno della settimana scorsa in Parlamento.

“Questo Odg – spiega Passaro – e’ un segno di speranza perché sostenuto da maggioranza con il Presidente della Commissione Lavoro Walter Rizzetto e dalla opposizione in primis l’on. Furfaro del PD anche se sta provocando preoccupazione in quanto e’ solo l’inizio per una risoluzione “con il tempo che ci vuole per trovare le coperture necessarie”.

Tant’e’ , sottolinea l’esponente di Federcontribuenti “che dalle dichiarazioni di molti Deputati emerge, una chiara mancanza di conoscenza della tematica dei silenti, pur avendo noi informato  le Istituzioni di un piano risolutivo del problema, che evidentemente prima non prestava interesse e che aspettavano la flagellazione umana per prendere coscienza, e creare clamori intorno ad un diritto sacrosanto.

Personalmente, non mi scandalizza la non-conoscenza della questione da parte dei Deputati in quanto, per chiunque, è impossibile sapere tutto nel profondo.

Va puntato il riflettore su chi avrebbe dovuto controllare, valutare, decidere, correggere e sulle responsabilità dirette di queste scelte assurde, chiamando in causa anche il patrimonio personale.

Attribuire la colpa allo "Stato" è attribuirla a tutti e, dunque, a nessuno.

Infine e a prescindere, nell'immediato, i "Silenti Enasarco" devono avere indietro i loro soldi, versati con obbligo sotto forma di "contributi previdenziali", o come rendita o come capitale rivalutato. 

E, non caricando il costo sul conto dello "Stato" ma sul patrimonio di chi ha creato questa condizione.

Se la Politica vuole, veramente, fare pulizia, si devono passare in rassegna tutti i bilanci e ogni delibera del CDA, per trovare responsabili e decisioni contrarie alle ragioni di esistenza della stessa Fondazione. 

E, questo, sarebbe solo un esempio di buona prassi da estendere a tutte le "Casse".

Altrimenti, non ci siamo e non ci saremo...