I SARDI SI STANNO MOBILITANDO PER ESIGERE DALLA PRESIDENTE TODDE LO STOP TOTALE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI EOLICI E FOTOVOLTAICI NELL'ISOLA. UN SOLO MESSAGGIO: AZZERALI TUTTI!

I SARDI SI STANNO MOBILITANDO PER  ESIGERE DALLA PRESIDENTE TODDE LO STOP TOTALE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI EOLICI E FOTOVOLTAICI NELL'ISOLA.  UN SOLO MESSAGGIO: AZZERALI TUTTI!

Giannina Puddu, 29 giugno 2024.

Si sta preparando, in ogni angolo della Sardegna, una mobilitazione popolare di portata storica, che segnerà, in modo definitivo, il passo dell'attuale Consiglio regionale, appena insediatosi con a capo Alessandra Todde, sulle scelte relative all'insediamento degli Impianti Industriali Eolici e Fotovoltaici.

L'idea diffusa, che va radicandosi, è che la "Transizione Energetica" si possa realizzare finanziando e promuovendo le "Comunità Energetiche" autogestite  a livello locale; valorizzando ogni potenziale già disponibile di fonte "Idroelettrica" che, con una gestione efficiente delle acque, risolverebbe anche in gran parte la scarsità di risorse idriche per ogni uso e conterrebbe il drammatico fenomeno delle alluvioni improvvise che, di "improvviso" non hanno niente; gli impianti di dissociazione molecolare, già in funzione in altre realtà, capaci di produrre energia elettrica usando la spazzatura come "materia prima" e risolvendo anche il problema complesso della sua destinazione e del suo smaltimento. Avevamo approfondito questo specifico tema con l'architetto Gianluigi Bocchetta: https://www.ifanews.it/intervista-all-architetto-gianluigi-bocchetta-la-buona-alternativa-green-alle-palle-eolichee, molti sardi avevano letto...

Il tempo è cambiato e i sardi, di qualunque età ed estrazione sociale e culturale, hanno maturato un nuovo livello di conoscenza e la capacità di leggere, oltre la manipolazione, le verità essenziali.

Tra le "verità essenziali" è chiaro, ormai, che:

  1. C'è un sedicente "Coordinamento dei Comitati regionali" che sta lavorando per orientare la volontà popolare verso un vicolo cieco, contro l'autentica Volontà Popolare;
  2. La "Volontà Popolare" è una: fermare, cancellandoli, tutti i progetti che sono stati presentati con il falso pretesto della "Transizione Energetica" e con lo spudorato obiettivo di fare cassa facile, attingendo ai Fondi del PNRR, che sono debiti che saranno caricati in bolletta per essere restituiti nei prossimi 20 anni dai cittadini, compresi i cittadini Sardi;
  3. Todde sta usando la sua capacità dialettica per spostare l'attenzione su "priorità" solo sue e non dei Sardi. Raccoglie qualche applauso ingenuo che, poco dopo, si trasforma in critica granitica;
  4. Per i sardi, il Territorio è Sacro, percepito come elemento di "Identità" imprescindibile al quale non riunceranno mai!;
  5. Mauro Pili è la Voce Sarda che convince i sardi, per la sua lettura oggettiva e competente dei fatti che riguardano il tentativo di assalto energetico speculativo all'Isola e per il suo evidente impegno costante da cui traspare la sua preziosa onestà intellettuale;
  6. I sardi non permetteranno che la loro Terra sia violentata e ne sia cambiata l'attuale destinazione: all'Agricoltura, alla Pastorizia, al Turismo, al suo immenso Patrimonio Archeologico, all'elogio della Bellezza naturale espressa in ogni ricchezza ed in ogni forma;
  7. La neo Presidente Todde con tutto il suo Consiglio Regionale, sa bene che ci sono, innumerevoli leve giuridiche da far valere per chiudere, definitivamente, questo capitolo di basso profilo in Sardegna. Leve utili dallo Statuto Speciale della Regione Sardegna, dalla Sentenza 573/2020  della Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo della Sardegna, giustamente citata spesso da Mauro Pili, dai poteri riconosciuti alla Regione, poche settimane fa dalla Corte Costituzionale e che hanno confermato alla Sardegna il potere di  “Governo del Territorio”, e la sua competenza primaria sulla materia «Urbanistica e Edilizia». 
  8. Todde con tutti i suoi Consiglieri occupano la sede della regione Sardegna e strapagati, non per "mediare" con Roma, non per favorire l'Attività d'Impresa con matrice fortemente speculativa come questa, non per "individuare aree idonee" per eccelerare la messa a dimora di questi mostri in Terra Sarda, giacchè non ci sono "aree idonee" per cui è inutile sprecare risorse pubbliche per cercarle, non per "collaborare" per definire, a livello Regionale, quanti impianti e dove, ma, solo ed unicamente, per dire un deciso e definitivo NOOO, onorando la volontà dei Sardi;
  9. E' già gravissimo, dal punto di vista del Popolo Sardo, che si stia consentendo il taglio degli alberi per far passare le giganteste pale eoliche, che si stia modificando il percorso delle strade, che si stia consentendo, per esempio a Marrubiu, che continui l'opera demoniaca di costruzione dell'impianto a pale eoliche... Ciò che sta accandendo a Marrubiu, non si sa solo a Marrubiu, la notizia è arrivata a tutta l'Isola, così come altre del genere... 

Chi ha firmato tutti questi permessi, contro l'interesse dell'Isola e contro la volontà dei sardi, non pensi di farla franca, prima o poi sarà chiamato a rispondere delle sue scelte, ricostruito correttamente il quadro giuridico delle stesse.

A fronte di queste evidenze, si sta costruendo una mobilitazione di massa nell'Isola, di una dimensione mai vista prima.

I Sardi si stanno organizzando, anche tra i giovani nelle Università e i numeri saranno di portata epocale.

I Sardi non rinunceranno alla loro Terra, hanno capito e si stanno ripetendo che bisogna agire, uniti.

Questo messaggio si sta moltiplicando, di casa in casa, di quartiere in quartiere, di chat in chat, da telefono a telefono, da piazza a piazza, di bar in bar e la grande onda sta montando e arriverà a destinazione...