I rischi del 2012 secondo Hedge Invest

«La sensazione è che il rischio sistemico stia recedendo e questo pone le premesse per un anno positivo per i fondi hedge che in passato hanno sempre saputo ottenere risultati positivi anche in fasi di recessione». È quanto ha detto l`amministratore delegato di Hedge Invest, Alessandra Manuli, in un incontro con i giornalisti oggi a Milano.

«Gli hedge fund attualmente godono di cattiva fama e in Italia hanno perso una parte importante della loro quota di mercato - ha detto - ma la verità è che negli ultimi tre anni, e nonostante un 2011 molto difficile hanno messo a segno risultati migliori degli indici azionari e di quelli dei bond». Secondo la Manuli, il 2012 potrebbe segnare un importante momento di ripresa per il comparto grazie soprattutto alla strategia varata dalla Bce con i prestiti alle banche a 36 mesi. «L`opinione comune dei fondi hedge - ha spiegato - che il varo delle aste abbia rappresentato un autentico punto di svolta. Senza questa liquidità a lungo termine e basso costo, molte banche avrebbero corso il serio rischio di fare fallimento e invece grazie all`aiuto della Bce sono state messe nella condizione di poter ristrutturare i propri bilanci con relativa tranquillità. Al momento gran parte dei circa 490 miliardi di euro che sono stati dati dalla banca centrale europea alle banche non stanno trovando la via del credito alle imprese e alle famiglie per il semplice fatto che le banche che pagano un tasso dell`1% all`Eurotower poi spuntano un rendimento di oltre il 5-6 per cento sui titoli di stato. Per questo è probabile che continueranno gli acquisti sui bond sovrani, e a maggior ragione dopo la seconda asta del 29 febbraio, fino a che questi massicci acquisti faranno scendere i rendimenti dei bond e dunque indurranno le banche a cercare altre fonti dir reddito anche mediante la riapertura dei finanziamenti alle imprese». Per quanto riguarda le strategie 2012, Hedge Invest vede tre principali linee direttrici. In primo luogo, «l`elevata volatilità insieme al picco di correlazione tra i titoli dei principali mercati hanno determinato forti dislocazioni di prezzo creando ottime opportunità sia in acquisto (long) che in vendita (short)», opportunità che potranno essere colte se si attenuerà il rischio sistemico. In secondo luogo, «in uno scenario di crescita contenuta o di recessione nei paesi dell`Europa del Sud, ci aspettiamo un aumento del numero di operazioni di finanza straordinaria (razionalizzazioni di business, ricapitalizzazioni, m&a strategici e difensivi) da attuare sia sul mercato dei bond che delle azioni». Infine la ricapitalizzazione del settore bancario sarà occasione di investimento anche nel comparto del debito bancario in presenza di emittenti impegnati nell`ottimizzazione della struttura del proprio capitale.
 
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