I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI SU CASSA FORENSE

Trento, 7 aprile 2025. Di Paolo Rosa, avvocato.
La Corte dei Conti, Sezione del controllo sugli enti, ha pubblicato la determinazione del 20.03.2025, n. 28, sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Cassa Forense – 2022.
Innanzitutto alla pag. 5 si apprende che la Cassa, nel 2022, ha posto mano ad una nuova revisione dello statuto, dopo quella che ha portato nel 2016 all’approvazione di quello attualmente vigente.
La stessa non risulta allo stato ancora perfezionata, stante la mancata approvazione da parte del Ministero del lavoro.
«In istruttoria, l’Ente ha reso noto di aver formulato la proposta di revisione statutaria di cui trattasi con deliberazione del Comitato dei delegati (Cd) del 29 aprile 2022 e di averne rivisto i contenuti, a seguito del diniego di approvazione ministeriale di cui ad apposita nota del 19 dicembre 2022, con recepimento delle osservazioni ritenute accoglibili e avendo inoltre impugnato il diniego per la parte ritenuta non accoglibile in quanto lesiva dell’autonomia gestionale dell’Ente.
L’ipotesi di statuto così revisionato, approvata dal Cd in data 27 gennaio 2023, è stata oggetto di nuove osservazioni critiche ministeriali e di un nuovo diniego, volto in particolare a censurare l’istituzione di un nuovo organo, il Comitato per gli investimenti, non previsto dalla normativa istitutiva e comportante il possibile incremento dei costi di funzionamento.
Ne è conseguita la presentazione di motivi aggiunti di ricorso dinanzi al giudice amministrativo. La vertenza è tuttora pendente».
E veniamo ai rilievi che mi sono appuntato nella lettura della determinazione.
«Si è già ampiamente riferito in passato delle iniziative che, anche su sollecitazione dei ministeri vigilanti, la Cassa ha inteso adottare per contenere gli oneri per gettoni di presenza, pur senza ridurne l’importo unitario reputato congruo rispetto all’impegno richiesto dalla partecipazione alle sedute collegiali, per la complessità delle questioni affrontate.
Si richiama al riguardo l’avvenuta adozione di regole interne di contenimento consistenti nel divieto di cumulo di gettoni per riunioni che si tengono nella stessa giornata e nella fissazione di un numero massimo di riunioni annue e di commissioni istruttorie, attualmente pari a n. 18. Si tratta di iniziative positive, ma comunque non tali da comportare la contrazione e/o la razionalizzazione strutturale dei costi di cui trattasi, come emerge, del resto, dai dati contabili all’esame». (pag. 11)
«Al riguardo, si ribadisce quanto già osservato nel precedente referto, in ordine all’opportunità di rendere sostensibili in modo organico e non frammentario, anche nella relazione al bilancio degli amministratori, le principali innovazioni che hanno interessato in ciascuna annualità gli assetti organizzativi, indicandone le motivazioni. Ciò si ritiene buona pratica, in ossequio ai principi di trasparenza». (pag. 16)
«Si ricorda che la Fondazione, pur avendo avviato da tempi ormai risalenti un’iniziativa intesa a regolamentare principi e criteri della politica di investimento, non dispone di disposizioni normative dedicate, la cui adozione, questa Corte, come nei precedenti referti, torna a sollecitare.
Si è dotata, però, di un modello di asset liability management (ALM) per le analisi del rischio di asset allocation e per la pianificazione strategica degli investimenti, che è aggiornato periodicamente.
Si rammenta, altresì, che detto segmento gestionale è assoggettato a controllo ex art. 14 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) e che la Cassa non dispone di una disciplina regolamentare di tale attività, rimessa alle scelte di indirizzo del Consiglio di amministrazione». (pag. 40)
«L’attività di investimento e disinvestimento che ha determinato la consistenza di portafoglio contabilizzata in bilancio al termine dell’esercizio 2022 è descritta in nota integrativa, con riferimento non solo alle linee strategiche che l’hanno improntata, ma anche alle singole operazioni di acquisto e vendita di titoli e fondi deliberate dal Consiglio di amministrazione in corso d’anno.
Manca, tuttavia, la consueta analisi della composizione del portafoglio per classi allocative con valutazione attualizzata a valori di mercato ed economici.
Non si riscontrano in atti valutazioni puntuali riferite al livello di rischiosità degli intrapresi investimenti, al di là dei sintetici delta di rendimento e del tasso di volatilità». (pagg. 40 e 41)
«In relazione alle evidenti difficoltà esistenti nella riscossione dei crediti verso gli iscritti, anche per la rilevante consistenza di quelli risalenti nel tempo, già richiamate nelle precedenti relazioni, questa Sezione ritiene che l’Ente debba perseverare con costanza nelle varie attività intraprese per migliorare i risultati sino ad ora raggiunti, prestando la dovuta e diligente attenzione al fine di evitare il decorso del termine di prescrizione dei singoli crediti». (pag. 48)
«I risultati della gestione finanziaria documentano, come detto, complessivi utili in contrazione, come di seguito esposto in dettaglio, con riduzione delle perdite derivanti da negoziazioni di titoli.
». (pag. 56).V