I RIFLETTORI DEL VENETO "CANALE ITALIA" ANCORA ACCESI SULLA SARDEGNA

Giannina Puddu, 15 gennaio 2025.

Per la data dell'11 gennaio u.s., Giuseppe Spinelli, Presidente dell'Associazione ARIL, ha organizzato con Massimo Martire conduttore di Canale Italia che ha sede a Rubano in provincia di Padova, un nuovo confronto per tracciare un'istantanea di ciò che sta accadendo in Sardegna.

Ospiti della puntata, Michele Pala, avvocato e voce ufficiale del Comitato Referendario per il NO, Fausto Orrù, giornalista free lance collegato dall'isola e la sottoscritta.

Al centro, il rallentamento del passo subito dal Referendum per il NO causato dall'obiezione di "illegittimità" espressa dall'Ufficio del Referendum alla Regione Sardegna.

Michele Pala ha argomentato sulla debolezza delle motivazioni addotte dai Magistrati che compongono l'Ufficio: la dott.ssa Silvia Badas Presidente e i Componenti, dott. Federico Loche, dott. Gabriele Serra, dott.ssa Valeria Mistretta, dott. Giovanni Deiana.        

Fausto Orrù ha proposto l'intervista che ha fatto a Lucia Deiana che sta studiando il coinvolgimento dei territori sottoposti al vincolo degli "Usi Civici" che dovrebbero essere "aree non idonee" all'installazione degli impianti eolici e fotovoltaici di taglia industriale. 

Il mio intervento ha ampliato lo spettro dell'osservazione portandola sull'ambiente internazionale e sull'inversione della rotta che il nuovo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta lanciando.           

Per Trump, le pale eoliche sono "spazzatura" e, su questo presupposto forte e chiaro, costruirà la nuova Politica Energetica americana ed a questa seguirà un reset globale che coinvolgerà anche l'UE, l'Italia, la Sardegna.   

La Cina, leader globale nella produzione di queste macchine per la Transizione Energetica (pale eoliche e pannelli fotovoltaici), subirà il crollo delle esportazioni e dovrà cercare e trovare altre opportunità di fatturato per far fronte alla sua crisi economica.

Le società che competono sullo stesso fronte industriale in ambito UE e unite da WIND EUROPE, sono prossime ad un drastico dietrofront che le ripoterà ai problemi di bilancio già denunciati nel 2023 quando, attraverso il loro rappresentante, chiesero a Ursula Von Der Leyen, di accelerare le procedure di autorizzazione degli impianti, cancellando gli intoppi burocratici...