I POTENTI A DAVOS! CINA COMPRESA... L'IMPATTO DELLA VARIABILE DEMOGRAFICA.
Redazione, 18 gennaio 2023.
Da due giorni e fino al 20 gennaio, aperti i lavori del World Economic Forum di Davos.
Dopo 5 anni, presente anche una delegazione cinese.
I cinesi cercano di assicurare agli investitori stranieri che dopo tre anni di isolamento pandemico, la vita è tornata alla normalità.
Ma, la popolazione cinese è diminuita nel 2022 per la prima volta in 61 anni e la crescita economica lo scorso anno si fermata al 3%, ben al di sotto della tendenza media dell'ultimo decennio.
L' alto funzionario cinese, Liu He, ha espresso fiducia per il futuro dell'economia cinese.
La crisi del Covid si sta “stabilendo”, ha detto, e la Cina ha superato il picco dei contagi.
Cinque anni prima, Xi Jinping, il massimo leader cinese, era stato a Davos per reclamare la leadership economica globale cinese mentre il mondo guardava con sospetto l'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e con sorpresa e preoccupazione il voto della Gran Bretagna che aveva decretato l'abbandono dell'UE.
Poi è venuto il tempo in cui gli Stati Uniti e l'Europa si sono uniti per sostenere l'Ucraina contro la Russia, lasciando la Cina tra i pochi alleati della Russia.
In verità, la Cina non è l'unico paese ad affrontare una crisi demografica.
Molti paesi sviluppati stanno invecchiando e ci si attende che verso la metà di questo secolo, i decessi inizieranno a superare le nascite in tutto il mondo.
Questo cambiamento sta già trasformando le società.
Paul Krugman aveva scritto che la riduzione della popolazione cinese crea due grandi sfide economiche.
Il sistema pensionistico statale farà fatica a gestire il rapporto squilibrato tra anziani e popolazione attiva.
E il declino potrebbe danneggiare la produttività complessiva della Cina.
Nei processi economici la variabile demografica conferma la sua centralità.
Quindi, quando la Cina prenderà il comando?
Goldman Sachs, aveva proiettato la Cina al primo posto entro la metà degli anni 2020 eppoi ha spostato tale data al 2035.
Anche il Japan Center for Economic Research, ha spostato avanti la sua previsione di leadership cinese dal 2028 al 2033.
Recentemente, ha affermato, correggendosi, che non la Cina non raggiungerà questo obiettivo per almeno diversi decenni.
E, ci sono analisti che pensano che non accadrà mai.
Il perno di queste nuove aspettative è la demografia.
La popolazione cinese in età lavorativa è in calo già dal 2015.
Osservatori imputano ai passi falsi della politica cinese che sembrano aver rafforzato la percezione che stia entrando nella "trappola del reddito medio".
Come accaduto, in genere, nelle nazioni più povere che, raggiunto un rapido recupero ad un certo punto si bloccano, al di sotto dei livelli di reddito delle economie storicamente più avanzate.
Krugman sostiene che "niente di tutto ciò dovrebbe essere preso per sminuire l'incredibile aumento del tenore di vita cinese negli ultimi quattro decenni, né come una negazione del fatto che la Cina sia già diventata una superpotenza economica. Ma se ti aspettavi il dominio economico cinese, potresti dover aspettare a lungo.
Come ho detto, il futuro della Cina non è più quello di una volta."