I PORTUALI DI GENOVA SI PREPARANO A BLOCCARE LE ARMI DIRETTE A ISRAELE

I PORTUALI DI GENOVA SI PREPARANO A BLOCCARE LE ARMI DIRETTE A ISRAELE

Redazione, 6 novembre 2023.

Da Osservatorio Repressione:

L’appello dei portuali di Genova: Fermiamo la lobby delle armi, blocchiamo gli armamenti diretti in Israele.

L’appello a bloccare il varco di San Benigno, a Genova, all’alba di venerdì 10 novembre alle 6.00. La manifestazione sarà alla porta del porto di San Benigno a Genova (via Balleydier e via Albertazzi).

“Con l’aiuto e la collaborazione attiva dei nostri compagni di porto di Livorno e Napoli, abbiamo intercettato una nave israeliana che trasporta armi utili per la guerra decennale contro il popolo palestinese.

Poi è scoppiata una vicenda diplomatica: il governo israeliano non poteva tollerare che un gruppo di lavoratori in Italia intralciasse i suoi piani coloniali contro il popolo palestinese.

Poi hanno cercato di spaventarci senza successo”, scrivono i portuali del Calp di Genova che sabato dal palco della manifestazione a San Giovanni hanno lanciato la mobilitazione per il prossimo 10 Novembre.

Pertanto, dicono i portuali “risponderemo all’appello dei nostri compagni dei sindacati palestinesi a lottare e opporci a questa aggressione contro il popolo palestinese con tutte le nostre forze, boicottarla praticamente con tutti i mezzi a nostra disposizione, e quindi chiediamo a tutti di partecipare alla manifestazione”.

La mobilitazione dei portuali genovesi, che oltre al sindacato di base Usb e al SiCobas trova il sostegno di diversi movimenti e associazioni pacifiste, nonviolente e umanitarie, segue analoghe proteste che in questi giorni si sono viste in Belgio e negli Stati Uniti, dove attivisti e sindacati contestano l’invio di armi verso il Medio Oriente. 

“La compagnia marittima Zim ha messo a disposizione la sua flotta per portare armi verso Israele – spiega Josè Nivoi, referente Mare e Porti dell’Unione sindacale di base – sappiamo che in questi giorni transiteranno di qua, mentre in banchina ci sono già armamenti destinati all’Arabia Saudita, pronti a essere imbarcati sui cargo della compagnia Bahri”.