I NEGAZIONISTI INCALLITI E STRAFOTTENTI DELLE MALATTIE DA "ELETTROIPERSENSIBILITA"
Redazione, 18 giugno 2024.
Molta stampa italiana nega l' elettrosensibilità come causa di malattie e nega le stesse malattie.
Pubblica testi che sbeffeggiano quelli che parlano per diffondere la conoscenza degli effetti dell'elettrosmog e per chiedere che sia rimossa questa forma di inquinamento.
L'Alleanza Italiana Stop 5G, riferisce che, invece, la sindrome altamente invalidante è riconosciuta in Svezia, tra le malattie rare dalla Regione Basilicata, per legge dalla Regione Calabria (il Governo Meloni l’ha impugnata...), in Svizzera è quotata al 10% della popolazione.
L'ipersensibilità elettromagnetica è nota con l'acronimo EHS.
Come riportato da OASI SANA l'11 giugno, sabato 1° Giugno 2024 si è tenuta in Italia la prima conferenza pubblica promossa da Global Radiation Emergency.
L’evento si è svolto nell’ex seminario della Mater Ecclesiae di Massa Marittima (Grosseto) nell’ambito dell’incontro Il golpe elettromagnetico, lo tsunami 5G e l’overdose di elettrosmog sui cittadini. Cosa fare?
L’introduzione è stata dell’attivista britannica Kathy Way, co-organizzatrice dell’incontro ma soprattutto membro del consiglio direttivo internazionale di Radiation Emergency, che ha letto il messaggio dello scienziato e ambientalista Arthur Firstenberg, invitando il numeroso pubblico presente in sala a spegnere cellulari e Smartphone per uscire dalla gabbia elettromagnetica. “Dobbiamo prendere coscienza dell’importanza delle nostre azioni e capire come le radiofrequenze siano un grosso problema anche per la flora, la fauna e gli insetti.”
Global Radiation Emergency è una coalizione internazionale di organizzazioni, scienziati e individui che chiedono la fine dei telefoni cellulari, del Wi-Fi, dei ripetitori cellulari, dei satelliti e di altre forme di comunicazione wireless.
Lo studio specifico, pubblicato su https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7139347/
alle "Conclusioni", dopo che, dal 2009, abbiamo creato un database che attualmente include più di 2000 casi auto-segnalati di elettroipersensibilità (EHS) e/o sensibilità chimica multipla (MCS)...
Ha asserito che:
In sintesi, abbiamo dimostrato che attualmente esistono dati clinici, biologici e radiologici sufficienti per riconoscere l’EHS come un disturbo neurologico patologico ben definito, oggettivamente identificato e caratterizzato.
Di conseguenza, i pazienti che dichiarano di soffrire di EHS dovrebbero essere diagnosticati e trattati sulla base dei test biologici attualmente disponibili, compreso il rilevamento di biomarcatori nel sangue periferico e nelle urine e l’uso di tecniche di imaging come fMRI, TDU e, quando possibile, UCTS.
Inoltre, poiché abbiamo dimostrato per la prima volta che l’EHS è frequentemente associata alla MCS e che entrambe le entità clinico-biologiche possono essere associate ad un meccanismo fisiopatologico comune per la genesi, appare chiaramente che possono essere identificate come un’unica sindrome neuropatologica, qualunque sia la loro origine causale.
Inoltre; poiché è stato dimostrato che la genesi della MCS può essere attribuita all'esposizione a sostanze chimiche tossiche, e la genesi dell'EHS a campi elettromagnetici e/o a un'esposizione chimica potenzialmente eccessiva; dovrebbero essere adottate misure protettive contro questi due fattori di stress ambientale.
Qualunque sia la sua origine causale e il meccanismo d’azione, l’EHS dovrebbe quindi essere d’ora in poi riconosciuto come un nuovo disturbo patologico neurologico identificato e caratterizzato.
Poiché si tratta già di una vera e propria piaga sanitaria che coinvolge potenzialmente milioni di persone in tutto il mondo, dovrebbe essere riconosciuta dall’OMS e quindi inclusa nell’ICD dell’OMS.
Come affermato durante l’incontro di consenso scientifico internazionale su EHS e MCS che abbiamo organizzato nel 2015 a Bruxelles, gli scienziati hanno chiesto all’unanimità all’OMS di assumersi urgentemente le proprie responsabilità, classificando EHS e MCS come codici separati nell’ICD; in modo da aumentare la consapevolezza scientifica di queste due entità patologiche nella comunità medica e nel pubblico in generale, e per promuovere la ricerca e formare i medici per diagnosticare, trattare e prevenire in modo efficiente l’EHS e la MCS –, che di fatto costituiscono un sistema unico e ben noto nuova malattia neurologica definita e identificabile.
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