I LEADER GLOBALI DISERTANO IL VERTICE ONU SUL CLIMA. TRUMP SPEGNE LA TRANSIZIONE ENERGETICA
Giannina Puddu, 11 novembre 2024.
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Lo straordinario successo elettorale di Donald Trump è proprio come la medaglia che ha le due facce.
L'interpretazione dei suoi disegni politici e la previsione degli effetti che ne scaturiranno, si preannunciano complesse e per niente scontate.
La sua azione politica si candida a deludere e galvanizzare le stesse persone.
Per qualcuno, con la sua seconda nomina alla Presidenza USA, rispetto alla COP29, egli è già come l'elefante che entra nella stanza, buttando giù tutto ciò che incontra.
La sua presenza nello scenario geopolitico è caratterizzata dalla forza che ha in sè il Presidente degli Stati Uniti d'America alla quale si è sommata la sua vittoria schiacciante contro Kamala Harris che, mentendo spudoratamente, ci hanno dato, fino alle ultime battute, in un costante testa-a-testa che, evidentemente, non c'era.
I dati relativi alle operazioni dei traders che davano Trump al 60%, rivelavano e anticipavano, invece, la verità mettendoci i soldi di tasca loro.
Intanto, sul fronte della famigerata "Transizione Energetica" sponsorizzata dall'ONU, il cambiamento è evidente ben oltre il Cambiamento Climatico di origine antropica al quale Trump non è proprio interessato.
Il prossimo vertice sul clima Cop29 è previsto in Azerbaigian, ma si sa che lo boicotta la Papua Nuova Guinea per bocca del Ministro degli Esteri Justin Wayne Tkatchenko che ha definito l'evento una "totale perdita di tempo" alla quale non parteciperà.
Dati per "assenti" anche Joe Biden, Ursula Von Der Leyen e Xi Jinping.
Per il leader cinese, in particolare, su questa scia si fa strada una deblacle sulle esportazioni di impianti eolici e pannelli fotovoltaici con effetti pesanti sull'economia che aveva scomesso su queste produzioni, dimostrando che il nuovo business potrebbe non essere in grado di coprire i danni già maturati dal settore immobiliare.
Complicazioni in vista anche per Ursula Von Der Leyen che ha spinto, con rinnovata accelerazione, la transizione energetica in area UE destinando enormi quantità di danaro pubblico a sostegno e distratte da altre necessità...
Secondo Reuters, il disimpegno degli Stati Uniti a seconda guida Trump potrebbe spingere altri paesi a "fare marcia indietro sugli impegni climatici passati o ridimensionare le ambizioni future".
Ci si potrebbe spingere oltre dando per certo che questo sarà l'epilogo anche a fronte dei profondi dubbi che si sono già radicati sulle ragioni della "Transizione energetica" e sulla motivazione del cambiamento climatica di causa antropica.
E' noto che 500 scienziati (!) insieme, cercarono di convincere proprio l'ONU a desistere dal suo proposito di stravolgere le fonti energetiche, spingendo all'abbandono rapido dei derivati fossili e stravolgendo gli habitat e gli stili di vita dei Popoli per rincorrere una trasformazione che, nei fatti, è tutt'altro che "green".