I dieci motivi per cui è bene comprare le nostre obbligazioni
di Giuliano Melani. Alcuni sono motivi patriottici, altri di puro interesse personale, altri ancora di interesse collettivo. In questo caso, tutti questi obbiettivi coincidono in un’unica azione: comprare il proprio debito. 1) Senso dello Stato: il nostro paese è in profonda difficoltà. Siamo cittadini italiani, e non possiamo sentirci tali solo quando le cose vanno bene. E’ nostro compito agire in difesa della nostra nazione, per quanto ci è possibile, salvandola dal baratro in cui sta precipitando. Ognuno deve fare la sua parte. 2) Senso di Responsabilità: il debito pubblico è stato creato affinché potessimo vivere al di sopra delle nostre possibilità. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. E ciò significa contribuire restituendo allo stato una minima parte di quello che ci ha donato in tutti questi anni. Dopotutto, lo Stato siamo noi, se fallisce l’Italia, noi non faremo una fine migliore.
3) Un Sacrificio “finto” ma importante: si tratta per noi di un `finto` sacrificio; alla fine dei conti, nessuno regalerà niente a nessun altro. Ma è questa la forza dell`iniziativa: è una causa da miliardi di euro e non ci costa niente... un’altra considerazione: Ci sono persone che per fare l’Italia, per permetterci di vivere in questo paese, hanno dato la vita. Persone che per conquistare la libertà hanno pagato con il sangue le loro idee. Noi siamo gli eredi di quella generazione, ed oggi ci viene chiesto solamente di mettere mano al portafoglio, senza peraltro trarne svantaggi.
4) Scelta lungimirante: Nelle mani dello Stato Italiano ci sono in questo momento responsabilità mondiali. Il fallimento dell’Italia porterebbe al crollo dell’Unione Europea e alla fine dell’Euro. Questo getterebbe il mondo in una situazione di crisi tremenda, al cui confronto il fallimento di Leman Brothers sembrerebbe cosa di poco conto.
5) Abbassamento dello Spread: acquistando i Titoli di Stato daremo un segnale di fiducia al mercato: l’Italia è in grado di reperire liquidità. Lo Spread diminuirà, e lo stesso faranno i tassi di interesse. In questo modo alleggeriremo la pressione che grava sulle casse dello Stato, pressione che può portare brutte conseguenze.
6) Convenienza: Acquistare i titoli di Stato oggi conviene anche alle nostre tasche. I titoli infatti garantiscono interessi molto alti, specialmente in questo periodo. Chi li compra fa un affare, perché avrà ottimi interessi per tutti i prossimi anni. È ovvio che il nostro scopo è abbassare questo interesse e non abbiamo alcun interesse che esso rimanga alto, ma visto che oggi il suo livello è elevato, possiamo anche esserne avvantaggiati.
7) Il bene dell’Italia: se non acquistiamo noi i titoli di Stato del nostro paese, saranno altri a farlo. E questo vorrà dire che gli interessi sul debito pubblico (che paghiamo con le nostre tasse), andranno nelle mani di altri paesi. L’Italia paga più di cinquanta miliardi di interessi sul debito pubblico. C’è una bella differenza fra farli rimanere nel nostro paese e perderli regalandoli a cittadini di altre nazioni: perderemmo una ricchezza immensa.
8) Necessità: se i tassi di interesse continuano a salire in modo così vertiginoso, le conseguenze saranno gravissime per tutti i cittadini. Anche senza arrivare al fallimento, dovranno essere prese misure rigidissime che colpiranno tutte le classi sociali, danneggiandole in maniera irreparabile. Bisogna agire prima che sia troppo tardi, prima di arrivare alla situazione in cui si trova la Grecia, costretta per esempio a licenziare oltre 30.000 dipendenti pubblici (e la Grecia conta circa 11 milioni di abitanti).
9) Non si scappa: se l’Italia crolla, non sarà stato più utile tenere in banca o “sotto il materasso” il denaro. Le banche chiuderanno e nessuno sarà in grado di ritirare i propri soldi dal conto corrente. Inoltre, anche se una persona li avesse ritirati, sarebbero Euro, e con il crollo dell’Euro, che sarebbe immediatamente successivo a quello dell’Italia, non avrebbero più alcun valore. La cosa più prudente rimane quindi investire.
10) Solidità: il nostro debito pubblico, anche se enorme, è sempre stato ritenuto molto “sicuro”, perché già una buona parte dei titoli di stato sono acquistati dai cittadini italiani, e in questo modo si bilancia il debito con i risparmi dei singoli. Continuare nell’acquisto del debito lo renderebbe ancora più “solido”, tranquillizzando economisti e mercati.