I dati dimostrano che la Germania è in crisi
La Bundesbank ha drasticamente rivisto al ribasso le stime di crescita del Pil nel 2012 a +0,6% da +1,8% della precedente previsione fornita a giugno. La banca centrale tedesca vede una ripresa nel 2013 quando la crescita reale dovrebbe essere dell`1,8% mentre per il 2011 il tasso di espansione dovrebbe essere del 3%, un decimo in meno delle stime precedenti. Per quanto riguarda l`inflazione, la Bundesbank vede una crescita dei prezzi al consumo del 2,5% nel 2011, dell`1,8% nel 2012 e dell`1,5% nel 2013. Secondo l`analisi della banca centrale, la crisi del debito sovrano europeo rappresenta un rischio «considerevole» alla crescita mentre le condizioni del mercato interno sono favorevoli a un`accelerazione delle attività economiche.
Sorprendente anche il crollo dell`export: a ottobre le esportazioni sono calate in termini reali del 3,6% rispetto al mese precedente. Lo ha comunicato stamani l`Ufficio federale di statistica di Wiesbaden, precisando che su base annua c`è stato invece un aumento del 3,8%. Per ottobre gli esperti avevano previsto un calo delle esportazioni su base mensile intorno all`1,3%. In diminuzione anche le importazioni, che hanno fatto segnare un -1% rispetto a settembre. Su base annua l`import è invece cresciuto dell`8,6%.
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