I CONCERTI LABOZETA PER METTERE IN RELAZIONE IL MONDO DELLA RICERCA CON IL MONDO DELL`INDUSTRIA. CON LA CULTURA SI LAVORA E SI MANGIA!
Roma, CS Labozeta S.P.A. E’ stato un concerto davvero speciale e originale quello organizzato da Labozeta il 9 luglio nella cornice eccezionale del complesso
di Sant`Agnese fuori le mura a Roma, precisamente a pochi passi dal Mausoleo di Santa Costanza, ovvero nella Basilica Circiforme dove oggi sono visibili solo le mura perimetrali.
Un evento caratterizzato fortemente da un luogo pregno di storia e di cultura - come ha ben descritto l’urbanista Paolo Berdini - e che conserva tuttora un’imponenza ed un fascino straordinari. “Gli edifici che la storia ci ha lasciato sono due: il primo nato per volontà dell’Imperatore Costantino in epoca romana, il secondo l’attuale Basilica di Sant’Agnese fuori le mura costruita a metà del VII secolo per volere di Papa Onorio I.”
`E’ proprio in questo luogo che vogliamo lanciare ancora una volta un segnale di speranza e di fiducia, lasciandoci alle spalle questo periodo di sofferenza`, ha precisato Giancarlo De Matthaeis, presidente di Labozeta Spa. `Come molti di voi sanno, - ha continuato De Matthaeis - i concerti di Labozeta sono nati quasi cinque anni fa con l’obiettivo di mettere in relazione il mondo della ricerca con il mondo dell`industria.
Erano tempi non sospetti in cui abbiamo sempre creduto che questa sinergia fosse quella vincente e oggi - viste le raccomandazioni che arrivano dall’Europa - siamo ancor più convinti che questo sia il percorso ideale per cambiare lo stato delle cose e dare l’importanza giusta alle persone che facilitano questo percorso virtuoso`.
In questa straordinaria scenografia la Cappella Musicale Costantina, diretta da Paolo de Matthaeis e introdotta da Don Mauro Milani, priore e parroco di Sant`Agnese, ha eseguito due brani di Georg Friederich Haendel con la partecipazione dei soprani Υuri Υoshikawa e Giulia Patruno, per dare poi spazio alle note delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi con il violino solista di Hinako Kawasaki.
La serata si è conclusa con un bis davvero originale, Libertango di Astor Piazzolla, durante la quale due ballerini argentini hanno esaltato la sensualità e il dinamismo tipico di questa danza che ha la grande capacità di coniugare eleganza e improvvisazione.