Grecia, siamo quasi al giorno del giudizio
Fine settimana decisivo per l`economia greca e per il governo di Lucas Papademos. La troika in una lettera consegnata dai suoi rappresentanti al premier greco, ha chiesto fra l`altro la riduzione dei sussidi pensionistici, la liberalizzazione di tutte le professioni chiuse e cambiamenti radicali nel settore privato, come l`abolizione del contratto collettivo di lavoro, il taglio della tredicesima e della quattordicesima mensilità, maggiore elasticità lavorativa, licenziamenti nel settore pubblico e nelle banche e un piano per la lotta contro la corruzione.
Il tutto per dare la luce verde alla concessione del nuovo prestito da 130 miliardi di euro deciso dal Vertice europeo del 26 ottobre. Si prevede che la nuova riunione in programma per oggi pomeriggio o domani fra Papademos e i leader dei tre partiti che sostengono il suo governo - Giorgos Papandreou del Pasok (socialista), Antonis Samaras di Nea Dimocratia (centro-destra) e Giorgos Karatzaferis di Laos (estrema destra) - si terrà in un clima pesante proprio a causa delle dure richieste dei creditori internazionali del Paese. Secondo informazioni giornalistiche, il premier - che ha già consegnato ai leader dei partiti e ai suoi ministri la lettera ricevuta dalla troika - intende chiedere ai leader dei partiti di convenire sul contenuto della missiva e ribadirà che il tempo a disposizione del governo per trattare si sta esaurendo mentre le pressioni del Fondo Monetario Internazionale e dell`Unione europea rimangono forti, specialmente per quanto riguarda la questione della riduzione degli stipendi. Intanto la scorsa notte Papademos ha incontrato di nuovo il direttore generale dell`Istituto Finanziario Internazionale (Iif), Charles Dallara. Dopo l`incontro, una nota dell`Iif ha parlato di «progressi» fatti sul fronte delle trattative fra la Grecia e i suoi creditori privati riguardo il Psi, sottolineando che «i colloqui, che riprenderanno oggi, riguardavano questioni di carattere tecnico e legale», dichiarazione che gli analisti politici locali, ritengono «positiva» per l`esito della trattativa.