GLI STATI UNITI CONTINUANO A SPINGERE PER PORTARCI ALLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA.

GLI STATI UNITI CONTINUANO A SPINGERE PER PORTARCI ALLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA.
YURY FILATOV - AMBASCIATORE RUSSO IN IRLANDA

Redazione, 25 gennaio 2022.

Bruxelles ha reagito alla pressione americana sostenendo che sarebbe stata eccessiva la decisione di ritirare i diplomatici americani dalle sedi ucraine.

E' qualcosa.

Mentre Joe Biden diffonde la reclame della totale unanimità di USA e UE contro la Russia.

Ma, quanti europei sarebbero disposti a sparare contro i vicini russi per ucciderli?

Ieri, Biden si è confrontato, on line, con i leader europei di Francia, Germania, Italia, Polonia e UK, alla presenza di Von Der Leyen.

Brilla l'assenza di tutti gli altri e la domanda si ripropone: che Europa è questa se decidono per tutti sempre i soliti?

Pare che, secondo i presenti, starebbe alla Russia la responsabilità di disinnescare l'esplosivo riportando sul piano diplomatico la disputa sul territorio ucraino.

Nell'attesa della resa russa (che non verrà), 8500 soldati  USA sono stati messi in stato di allerta per una immediata reazione all'eventuale invasione russa dell'Ucraina.

Gli americani, anche nel caso, dimostrano di subire l'irresistibile (per loro) fascino della guerra, in casa d'altri.

La reazione  della Russia, tramite l'ambasciatore Yury Filatov, è stata l'accusa  di esacerbare le tensioni attraverso annunci e azioni concrete. Invece di sprecare sforzi per cercare una risposta all'inesistente invasione russa, l'Europa dovrebbe trovare una risposta responsabile e matura alle proposte della Russia sulle garanzie di sicurezza in Europa.

Dovrebbe esserci un nuovo incontro tra il segretario di Stato Antony Blinken e il suo omologo russo Sergei Lavrov.

Cosa vuole la Russia?

Un impegno formale  sul non coinvolgimento, nella NATO, dell'Ucraina e della Georgia,  il ritiro delle forze e degli armamenti dell' Alleanza Atlantica dai paesi dell' Europa orientale (che hanno aderito alla NATO dopo il 1997), in particolare dalla Romania e dalla Bulgaria. 

Sarebbero richieste "non negoziabili" per gli occidentali, ma, per quali?

E, "gli occidentali" hanno assicurato  sanzioni, contro la Russia, di una severità senza precedenti.

E' in programma la riduzione degli acquisti di gas e petrolio, che rappresentano rispettivamente il 43% e il 20% delle forniture dell'UE che da chi si rifornirebbe, allora?

Il nuovo cancelliere di Berlino rifiuta,comunque, di consegnare armi all'Ucraina, mentre gli Stati Uniti provvedono con larga mano.

La prudenza di Berlino si spiega anche con la contiguità geografica della Russia con l'area UE, contro la baldanza di Wasghington, ben distante dall'area dell'eventuale conflitto.

Da parte americana, con sorprendente aggressività,  Joe Biden ha in mente  di vietare alle banche russe l'uso del  dollaro che è la principale valuta del commercio internazionale,  danneggiando pesantemente la finanza e l'economia russa.

Anche  l'UE accuserebbe il colpo che sarebbe durissimo.

La Russia è il terzo partner commerciale dell'UE,  dopo la Cina (139,4 miliardi) e gli Stati Uniti (71,4 miliardi) con scambi che si sono intensificati proprio nel 2021.

Nel primo trimestre del 2021, le transazioni tra le due entità hanno raggiunto un volume di 70,3 miliardi di euro, rispetto ai 63,7 registrati nello stesso periodo del 2020, pari a una crescita del 10,36%.

Per l'UE sarebbe pessimo  lo scenario di guerra in casa e sarebbe dannoso lo scenario di attacco commerciale al partner russo.

Sarebbe un atto autolesionista, imposto da un'azione NATO che si sta rivelando molto scomoda per noi che amiamo i russi, la Vodka e il caviale.