GLI ITALIANI SI FIDANO DEI BTP E DELL'ITALIA.
Giannina Puddu, 10 marzo 2023.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), chiusa la quarta giornata di collocamento dei BTP ITALIA a 5 anni, indicizzati al FOI (14 marzo 2023 -14 marzo 2028), dedicata al retail, ha riferito del successo che ha portato ad una raccolta di 9,92 miliardi di euro.
Il tasso cedolare annuo pari al 2,00%, pagato con due cedole semestrali.
I numeri dimostrano che i risparmiatori italiani non si lasciano condizionare dagli allarmi sul nostro debito pubblico, lanciati per preparare l'ormai stucchevole rito di un satanico sdentato armato di spread.
Chi meglio di noi conosce e può valutare il patrimonio ed il potenziale del nostro Paese?
Nessuno.
Già nelle prime giornate di collocamento si sono chiusi 327.323 contratti per un controvalore pari a 8.563,209 milioni di euro, registrando il secondo valore più elevato delle emissioni di BTP Italia che, sin qui, dalla sua origine, ha raccolto 190 miliardi.
E' un segnale estremamente incoraggiante per chi, come noi, vorrebbe che il debito pubblico italiano fosse nelle mani degli italiani.
Non nelle casse degli stranieri e non, in special modo, nelle casse dei big finanziari internazionali pronti ad usare contro la nostra Nazione il potere che gliene deriva.
La concentrazione dei titoli del nostro debito in capo alla finanza internazionale è una cessione di Sovranità implicita.
Al loro "bisogno", è sufficiente rovesciare sul mercato grandi volumi di titoli per schiacciarne il prezzo, allargare lo spread, avanzare pretese di riduzione del welfare, etc, comandare in casa nostra.
Pare sia questa la stessa strategia del Tesoro (MEF) che punterebbe ad allargare la quota dei sottoscrittori retail.
Pare, altresì, che la partecipazione di investitori individuali sia stata particolarmente rilevante raggiungendo il 74% rispetto a quella del private banking pari al 26%.
Agli "istituzionali" assegnati BTP per 1.353,653 milioni di euro.