Gli economisti e qualche riflessione a margine del Pil

Produzione industriale ancora in calo a Febbraio ma con uno scenario recessivo meno pronunciato rispetto al trimestre precedente.

E` questa l`opinione degli economisti dopo la contrazione della produzione industriale -0,8%, su base mensile destagionalizzata. Un numero peggiore del consensus (-0,5%), ma caratterizzato da qualche elemento positivo, come la revisione al rialzo del dato di gennaio da +0,8% a +1,0%.

``Le inchieste congiunturali sul comparto manifatturiero suggeriscono una ulteriore marcata contrazione della produzione industriale a Marzo, ma con un andamento recessivo nel primo trimestre meno marcato di quello registrato nell`ultimo quarto del 2012 (-2,2% rispetto al trimestre precedente)``, scrive Loredana Federico, economista di Unicredit.

``In sintesi, il calo di Febbraio era ampiamente prevedibile, segnalavamo il mese scorso come il rimbalzo di gennaio fosse temporaneo e probabilmente viziato da problemi di destagionalizzazione, e non cambia la tendenza di fondo della produzione. Anche ipotizzando un`altra flessione a Marzo (-0,3% su base mensile, nel nostro scenario), l`output sarebbe in calo solo molto lieve nel 1* trimestre (-0,2% su base trimestrale) dopo il crollo di fine 2012``, spiega Paolo Mameli, Macroeconomic and Fixed Income Research di Intesa Sanpaolo.

Per quanto riguarda il Pil del primo trimestre dovrebbe rimanere ancora sottozero ma decisamente meno negativo di quanto registrato nell`ultimo trimestre del 2012 (-0,9% su base congunturale).

Intesa SanPaolo ha una previsione di contrazione congiunturale del Pil compresa tra -0,2%/-0,3%, Unicredit di -0,2% ma con rischi di ribasso.

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