GLI "AFFITTI BREVI" CON AIRBNB STRAVOLGONO IL MERCATO DEGLI AFFITTI
Redazione, 10 novembre 2023.
In molte città e nei piccoli centri a vocazione turistica, è diventata rara la possibilità di trovare un appartamento in affitto per le giovani coppie, gli studenti e chiunque ne abbia necessità.
I proprietari di case con spazi disponibili oltre le necessità della famiglia, hanno scoperto l'opportunità di affittare camere con la modalità dell'affitto breve spinto da Airbnb, favoriti, sin qui, anche dal fisco.
Si guadagna molto di più che con il classico affitto a medio/lungo termine, non si rischia di rimanere a secco con l'inquilino che non paga il canone, ci si impegna per pochi giorni e non per anni, conservando la piena disponibilità dell'immobile o della sua frazione destinata al business.
Per alcuni è diventato un vero mestiere, il mestiere dell'host.
Il mercato dell'affitto breve ha catalizzato perfino l'interesse di una grande società di private equity, il gigante TPG che ha già fatto investimenti significativi in Florida, comprando piccole case unifamiliari, ben collocate in zone di interese turistico e le affitta tramite Airbnb.
Per la gestione degli affitti, TPG si avvale della collaborazione della società Kasa che ha sede a New York e gestisce 75 immobili per gli ospiti a tempi brevi e ritiene che in Florida si tratti di un "esperimento pilota", destinato, dunque, a ripetersi in caso di successo.
Per il settore alberghiero la nuova tipologia di offerta aggiunge preoccupazione in un periodo che è già problematico.
Il fascino del nuovo business è tale che anche la Banca d'Italia si è fatta il suo Airbnb a Roma, in un appartamento che aveva occupato Tommaso Padoa Schioppa e in altre proprietà romane.
Ne ha scritto il 13 ottobre, su L'Espresso, Sergio Rizzo che ha chiuso con una critica di buon senso:
.....è coerente con il suo ruolo pubblico e istituzionale alimentare attraverso una società controllata operazioni speculative sul mercato immobiliare, peraltro in un ramo d’affari che ha così pesanti ripercussioni sociali in alcune nostre grandi città? Dicono che sono 12 appartamenti su 8 mila (senza però contare il palazzo di Piazza Borghese). Ma fosse anche soltanto uno è il segnale che conta. E non è un bel segnale.
Il punto è che, almeno in teoria, il ruolo di Banca d'Italia è pubblico ma la proprietà è privata sia in teoria che in pratica.
In Airbnb si festeggia.
In Italia, nel 2020, annus horribilis per pandemia, mentre i flussi turistici avevano registrato una contrazione del 69%, Airbnb chiudeva con fatturato di 6,7 milioni di euro e utile netto pari a 1,6 milioni di euro.
Il trend è in crescita con il 2022 chiuso a 8,4 milioni di dollari e 900.000 nuove inserzioni raccolte a livello globale.
La città di New York, che soffre la carenza di alloggi residenziali, sta introducendo regole per arginare il fenomeno e i politici locali sostengono che la formula dell'affitto breve stia cancellando dal mercato gli affitti a prezzi accessibili alla comunità, mentre si realizza un'attività alberghiera fuori norma.
C'è anche la questione fscale che si pone dal momento che gli incassi sono gestiti, dall' agosto 2021, da Airbnb Payments Luxembourg S.A) e Airbnb Ireland Unlimited Company con sede e Dublino, Paese a fiscalità agevolata.
E, mentre le commissioni applicate da Airbnb possono arrivare al 20%, le recensioni recenti sul "servizio" non erogato sono a poco più di una stella...
In sintesi, è in corso una sorta di ubriacatura da guadagno facile per i proprietari di case che hanno deciso di metterle al miglior frutto possibile, nonostante l'impatto sociale negativo che ne sta derivando, con l'antico e sempre vivo mors tua, vita mea...