GIORGETTI FUORI DALLA LEGA?
Giannina Puddu, 4 novembre 2021. La semplice gerarchia di un pollaio può essere maestra.
Nella Lega, un Segretario era già stato scelto e nominato e non ne serve un secondo.
La sua nomina è del 2 giugno 2012, quando fu eletto segretario della Lega Lombarda con 403 voti contro i 129 dell`altro candidato, Cesarino Monti.
Da allora, sotto la sua conduzione, la Lega ha fatto passi lunghi, anzi lunghissimi.
In soli cinque anni la Lega era passata dal 4,1 per cento delle politiche 2013, al 17,4 per cento delle politiche 2018.
Salvini ha saputo valorizzare e far crescere la creatura di Umberto Bossi, passando perfino attraverso le sorti del figlio `trota` e dei soldi di cui si era persa traccia.
Ha compiuto il miracolo politico di trasformazione di un partito, nato secessionista e locale, in un partito nazionalista e nazionale.
I suoi fedeli lo hanno lasciato fare, senza alzare muri, avendo chiara la forza della sua strategia.
Lo slancio è arrivato dal web, veicolo di comunicazione amato e conosciuto da Salvini che ne ha apprezzato la capacità di metterlo in contatto diretto con gli elettori, conquistandone una nuova larga fetta.
Nel 2016, a cose ormai quasi fatte, Giancarlo Giorgetti diventava vice-segretario.
Grazie ad una favorevole combinazione astrale, Giorgetti è Segretario Del Consiglio Dei Ministri con Conte (giugno 2018/settembre 2019) e si spiana così la strada per diventare, nel febbraio 2021, Ministro dello Sviluppo Economico con Draghi.
E` chiaro da mesi che Giorgetti si è appassionato al potere.
Un potere che esonda fino a voler dettare, lui al posto del legittimo Segretario, le linee guida del partito condizionandone la natura.
E` il vizio frequente di sedersi a mangiare al tavolo apparecchiato e imbandito da altri.
Ha appena affermato, `Io e Salvini continueremo a lavorare così finchè il treno del governo viaggia veloce, altrimenti rischiamo noi di finire su un binario morto`
Come dire che si deve fare ciò che dice Draghi e punto.
Ospite di Vespa, si è spinto ad affermare `Matteo è abituato a essere un campione d`incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar. E` difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so che cosa abbia deciso`.
Vorrebbe traghettare la Lega nel Partito Popolare Europeo, convincendo Salvini a seguirlo.
Giustamente seccato, Salvini ha detto di preferire il teatro all`alternativa egocentrica offerta da Giorgetti.
In verità, Salvini pare proprio incazzato nero!
Chi non lo sarebbe al suo posto?
Pensava di avere (almeno al tempo...) un vice leale ed invece?
L`ingestione di dosi massicce di potere in un solo pasto può far male anche alla testa.
E, Giorgetti, pare avere fatto una brutta indigestione.
Da tempo, la presenza di Giorgetti nella Lega è elemento divisivo e debilitante.
Semplice.
Non gli piace la Lega, può cambiare partito senza pretendere l`impossibile e cioè che il partito si appiattisca sulla sua posizione divenendo, di fatto, una copia mediocre di altro soggetto politico, già esistente.
Non sarebbe il primo e non sarebbe l`ultimo a cambiare bandiera.
Quindi, vada o gli indichino la porta, con educazione e assoluta fermezza.
Con Giorgetti al suo interno, la Lega si sfalda.
Personalmente, non sono leghista ma questo non mi impedisce di vedere ciò che non va e la Democrazia ha bisogno di voci diverse che animino il sano confronto.
Il momento è molto complicato e trovare la soluzione non è sposare una soluzione a prescindere dal ragionamento sulle diverse ipotesi possibili.