Nel 2006, effettivamente, i risparmiatori italiani davano, nel 90% dei casi, anzi, direi nel 99% dei casi (!), la risposta che lei narra o altra risposta vaga avente lo stesso scopo di glissare..
Ciò, anche se in quantità decrescente, negli anni che seguirono; l’anno della “svolta” direi che sia stato il 2011. Nel 2011, ci è capitato, con una frequenza destabilizzante, di essere “cercati” dai risparmiatori anziché “cercarli”, affannosamente, come sempre.
Il risparmiatore italiano è culturalmente lontano dalla consulenza finanziaria indipendente; tutto rema contro i suoi interessi. La sua abitudine alla fisicità della banca, la sua “ignoranza finanziaria”, il sapiente mix di marketing e comunicazione dell’industria e della distribuzione finanziaria capace di confondere anche i più scaltri tra i risparmiatori, l’assenza del mondo politico nella battaglia per la tutela del Risparmio come vorrebbe la nostra Costituzione. Eppure, il risparmiatore italiano, si sta avvicinando a noi. C’è bisogno di tempo e di lavoro.
Vero è che, fino al 2011, salvo rari casi di combinazioni virtuose ed irripetibili, chi ha fatto il nostro lavoro, spesso si è trovato “in mutande”!
Quando si finisce “in mutande” si aprono due scenari:
• Scenario 1 – si resiste al caldo ed al freddo e si continua sulla stessa strada convinti che sia la strada giusta, nonostante il freddo d’inverno, nonostante il caldo d’estate.
• Scenario 2 – si smette perché non si sopportano né il freddo, né il caldo.
Gentile Marco, la storia si ripete. Chi si avventura in nuovi spazi inesplorati alla ricerca di un mondo nuovo, gonfio di promesse, sa già di esporsi a rischi diversi e, particolarmente, rischi di natura economica. Tale percezione può essere più o meno consapevole. Chi parte con la piena consapevolezza, si attrezza anche mentalmente, per sopportare ogni disagio convinto che possa valerne la pena; insiste nel suo cammino anche con le gambe stanche e il cuore gonfio di tristezza, sorretto da una determinazione incrollabile.
La storia dell’umanità è piena dei racconti di vite dedicate alla conquista del progresso e dell’emancipazione, in qualunque forma. Vite dure, vite di sofferenza e di rinunce. Per alcuni, per i più forti e per i più fortunati, comunque, sempre, con il tempo, arrivano i risultati; questi “risultati” possono essere così importanti da ripagare ogni sforzo con gli interessi.
Comunque, caro Marco, auguri per la sua nuova (vecchia..) attività!
Giannina Puddu
Presidente ASSOFINANCE