Germania, approvato il fondo `salva banche`

Il parlamento tedesco ha approvato la seconda versione del fondo salva-banche Soffin. La maggioranza di centrodestra tra cristianodemocratici e liberali che sostiene la cancelliera Angela Merkel ha votato l`istituzione di un fondo da 480 miliardi a disposizione degli istituti di credito tedeschi che si dovessero trovare in difficoltà per la ricapitalizzazione imposta dall`Ue entro la fine di giugno (Core tier I al 9%) o per la crisi del debito. La validità Soffin II è stata limitata alla fine del 2012.

Germania, approvato il fondo `salva banche`

In dettaglio, il fondo Soffin II può offrire garanzie sui prestiti per 400 miliardi di euro, che in caso di mancato pagamento saranno coperti dal governo federale e da quelli dei Laender. Ulteriori 80 miliardi di euro sono invece immediatamente a disposizione in forma di capitali. Di questi 10 possono essere usati solo con l`autorizzazione della Commissione bilancio del Bundestag, 30 con l`approvazione della speciale Commissione parlamentare che controlla il Soffin. Dei 40 miliardi teoricamente liberi, 18 sono impegnati per passati investimenti e rimangono a disposizione dunque 22 miliardi di euro. Diversamente dalla prima versione, sotto la tutela del Soffin II le banche potranno depositare non solo titoli tossici, ma anche titoli di Stato in apposite `bad banks`. Con la legge che ha istituito il fondo, il governo ha anche affidato all`autorità di vigilanza bancaria e finanziaria tedesca BaFin il potere di imporre la ricapitalizzazione disposta dall`Eba, tuttavia senza poter costringere le banche a servirsi del Soffin II. Secondo le opposizioni - Spd, Verdi e la sinistra radicale della Linke - il governo ha ripetuto l`errore della prima versione del Soffin, chiuso alla fine del 2010: in caso di difficoltà le banche non verranno statalizzate nè il settore finanziario dovrà pagare, ma ci sarà solo un trasferimento del rischio ai contribuenti. Il nuovo fondo salva-banche sarebbe un assegno in bianco. Inoltre, criticano le opposizioni, il Soffin II come il suo predecessore non tiene in debito conto il parlamento nell`eventuale assegnazione dei fondi.

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