GAZA. SIAMO OLTRE 11 MILA MORTI. POSSONO BASTARE O SI VA AVANTI CON IL GENOCIDIO???

GAZA. SIAMO OLTRE 11 MILA MORTI. POSSONO BASTARE O SI VA AVANTI CON IL GENOCIDIO???
Al Campidoglio degli Stati Uniti. La protesta dei giovani dello staff del Congresso. Washington DC, 13 novembre 2023 [Celal Gunes/Anadolu tramite Getty Images]

Redazione, 14 novembre 2023.

Il Ministero della Sanità di Gaza ha aggiornato il dato dei palestinesi morti, ad oggi, sotto l'attacco israeliano: 11.000!!!

La fonte è autorevole, mai smentita neanche da Israele che intende andare avanti con il massacro in atto.

Bezalel Smotrich, ministro delle finanze israeliano di estrema destra, promuove la “migrazione volontaria” dei palestinesi a Gaza come  “giusta soluzione umanitaria”.

Questa "migrazione" non è "volontaria"e  non è "giusta".

E' solo il tentativo disperato di sfuggire alla morte sotto le bombe e i missili di Israele e, per i funzionari palestinesi e non solo, è “pulizia etnica”.

La bizzarra, arrogante e cinica  soluzione di Smotrich ricalca e sostiene quanto dichiarato ieri al Wall street Jounal  da Danny Danon (ex ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite)  e da Ram Ben-Barak (ex vicedirettore dell'agenzia di intelligence Mossad) rivolgendo un appello alle Nazioni di accettare, al loro interno, parte della popolazione oggi residente a Gaza.

Una "parte" dei palestinesi di Gaza e magari tutti i palestinesi di Gaza così che anche la "Striscia" diventi, defintivamente, territorio di Israele con affaccio sul mare.

La Nazione naturalmente candidata per via della sua prossimità territoriale è l'Egitto che ha già risposto che non se ne parla.

Oggi, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha respinto qualsiasi tentativo di giustificare o incoraggiare lo sfollamento dei palestinesi fuori dalla Striscia di Gaza.

Ha stigmatizzato l'obiettivo di Smotrich definendolo “un'espressione della politica del governo israeliano che viola le leggi internazionali”.

Ha chiarito: “Ogni tentativo di giustificare e incoraggiare lo sfollamento dei palestinesi al di fuori della Striscia di Gaza è completamente respinto dall’Egitto e a livello internazionale”.

Nell'operazione ideata, Netanyahu sta facendo la sua parte esercitando pressioni sui leader europei affinché lo aiutino a convincere il presidente egiziano ad accogliere i rifugiati da Gaza e proprio "tutti" giacchè il Ministero dell'Intelligence israeliano ha tolto ogni dubbio anche sul quantum  delineando una proposta per “evacuare” tutti i palestinesi da Gaza verso l'Egitto.

Dall'Europa, in particolare da Francia, Germania e Regno Unito, la proposta israeliana è stata respinta in quanto  irrealistica dato il fermo rifiuto egiziano.

Secondo un diplomatico, "Netanyahu ha insistito molto affinché la soluzione fosse che gli egiziani prendessero gli abitanti di Gaza almeno durante il conflitto".

E, ha aggiunto: “Ma non abbiamo preso la cosa molto sul serio perché la posizione egiziana è ed è sempre stata molto chiara e loro semplicemente non lo faranno”.

Oltre oceano, si è detto che Washington sostiene un passaggio sicuro per i civili che desiderano lasciare Gaza, ma non sostiene “qualsiasi trasferimento forzato di palestinesi al di fuori della Striscia di Gaza”.

L'obiettivo dei vertici israeliani è chiaro, isolare Hamas svuotando Gaza per poi tenersela.

Ma, Hamas non è isolabile e i palestinesi non si muoveranno, un'altra volta, abbandonando la loro terra.

Ieri, a Capitol Hill, davanti al Campidoglio USA, Gli assistenti politici statunitensi si sono scagliati contro la mancanza di umanità dei loro datori di lavoro nei confronti dei palestinesi e hanno chiesto che promuovano il cessate il fuoco immediato.

Si tratta, perlopiù, di  giovani membri dello staff che non riescono più a rimanere in silenzio mentre i loro capi ignorano gli elettori che chiedono la fine dell’attacco israeliano a Gaza e si stanno rendendo complici del genocidio in corso.