FUMO E FUOCO AL FRONTE TRA RUSSIA E UCRAINA

FUMO E FUOCO AL FRONTE TRA RUSSIA E UCRAINA
KALASHNIKOV

Redazione, 29 dicembre 2021.

Per il 50% dei russi,  il peggioramento della situazione con l'Ucraina, è responsabilità degli Stati Uniti e dalla NATO e  solo il 4% di loro pensa che Mosca sia responsabile.

La popolazione russa non vuole la guerra con Kiev che sarebbe anche fonte di sacrifici insostenibili e guarda, invece, con preoccuazione, alle condizioni della sanità  e dell'economia.

Nel mentre, Mosca ha appena riferito che 10.000 soldati russi sono rientrati alla base, lasciando il sud al confine con l'Ucraina e Putin ripete di non avere intenzione di invadere l'Ucraina e non lo farà se otterrà dalla NATO il blocco delle sue ingerenze in Ucraina.

Per contro, gli USA, la NATO  e l'Ucraina denunciano la presenza di decine di migliaia di truppe russe lungo lo stesso confine.

Pare che truppe russe fittizie abbiano teso un'imboscata ai riservisti dell'esercito ucraino, aprendo il fuoco con i kalashnikov e facendo esplodere finte granate che hanno generato nuvole di fumo.

Secondo la Casa Bianca, gli incontri negoziali sono previsti per il 10 gennaio tra Washington e Mosca, per il 12 gennaio tra Russia e Nato e per il 13 gennaio con l'Osce.

Per la Russia, priva di confini di protezione naturali, il "cuscinetto" Ucraina è questione irrinunciabile e questo, ovviamente, lo sanno bene sia alla NATO che negli USA.