FRONTE ENASARCO. Signori BERLUSCONI, BUONPANE (M5S), GASPARRI (FI), GIBIINO (PDL), LOMBARDI (M5S), PUGLIA (M5S), RICCHIUTI (PD), RISULTATI???
Redazione, 3 febbraio 2022.
Ci sono stagioni in cui la politica ha bisogno di voti e per questo si pone a cavallo delle onde più alte.
Durante il Congresso di Federagenti, del 9 e 10 maggio 2014, l' on. Lombardi (M5S) intervenne sulla gestione mobiliare e immobiliare dell’Enasarco denunciandone tutte le criticità e tuonò ci chiediamo cosa abbia fatto il Ministero del Lavoro, che ha la competenza a vigilare su Enasarco, e cosa la Covip, a cui abbiamo recentemente indirizzato una interrogazione per sapere con quali modalità abbia svolto l’attività di vigilanza.
Cosa ha fatto, dopo, Lombardi?
Era il 21 maggio 2014, quando si svolse, a Roma, il convegno «Enasarco No Grazie» organizzato congiuntamente da Federagenti, Anasf (Associazione Nazionale Promotori Finanziari) e Fiaip (Federazione Nazionale Agenti Immobiliari Professionali).
In quell'occasione, il senatore Gibiino ed il senatore Gasparri, affermarono l'esigenza e l'urgenza di costituire una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’Ente Enasarco.
Cosa hanno fatto, dopo, Gibiino e Gasparri?
Intervenne, perfino, Silvio Berlusconi, con una telefonata che prometteva l'impegno di tutto il suo partito nella battaglia sullo stesso fronte.
Cosa ha fatto, dopo, Silvio Berlusconi?
Presente anche il senatore Lucrezia Ricchiuti, che affermò: Credo che il tema della doppia contribuzione obbligatoria sia una cosa che vada assolutamente eliminata. La contribuzione
deve essere una sola e se una persona vuole avere una contribuzione alternativa decide lui come farla […]. Sulla gestione dell’Enasarco, credo che se c’è un Ente che non è assolutamente trasparente questo sia l’Enasarco e ritengo che oltre al commissariamento sia il caso di istituire una commissione di inchiesta a livello parlamentare e io me ne farò promotrice.
Cosa ha fatto, dopo, Lucrezia Ricchiuti?
Era il 5 novembre 2015, quando in Commissione parlamentare di controllo sugli enti gestori si svolse l’audizione del Presidente e del Presidente del collegio sindacale dell'Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (Enasarco), nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali.
Il Presidente della Commissione, sen. Puglia (M5S), aveva sottolineato come alcune vicende relative alla gestione degli attivi avessero portato in evidenza rilevanti criticità e aveva chiesto di fornire alla Commissione gli elementi per comprendere quali cause avessero prodotto tali effetti negativi, anche alla luce della mancata attuazione della norma primaria che prevede l'adozione di una specifica regolamentazione per gli investimenti degli enti previdenziali privati.
Cosa ha fatto, dopo, Puglia?
Era il 5 febbraio 2019, quando l'on. Buonpane (M5S) presentò un'interrogazione parlamentare sullo specifico dei rapporti tra Enasarco e Sorgente SGR ed in questa, tra l'altro, si legge .....fin dalle prime righe del documento della Banca d’Italia, si fa riferimento ai «rilevanti rischi strategici e reputazionali derivanti dal deterioramento dei rapporti con la Fondazione Enasarco»; l’ente di previdenza dei rappresentanti di commercio era il principale cliente di Sorgente Sgr, con oltre un terzo delle masse gestite dalla società detenute come quotista dei fondi immobiliari Megas e Donatello (comparto Michelangelo II) e rappresentando oltre il 50 per cento delle commissioni totali dell’intermediario;
Cosa ha fatto, dopo, Buonpane?
Era il 1 dicembre 2021, quando, su IlMattino.it si leggeva La FondazioneEnasarco, uno dei maggiori enti assistenziali privati del Paese (raccoglie l’adesione delle varie tipologie di agenti di commercio), è entrata in un vortice pericoloso. Paralizzata da mesi da una lotta intestina fra lo schieramento guidato da Confindustria e Confcommercio e quello espressione di Confesercenti, Anasf, Confartigianato, Federagenti, è in pratica priva di organi di vertice che possano assumere decisioni e ora vede compromessa non solo la governance ma anche la solidità del patrimonio: oltre 5,2 miliardi tra immobili e cespiti vari.
Era il 6 dicembre 2021, quando, sulle vicende di Enasarco si leggeva che Su tutta la vicenda pesano le preoccupazioni del collegio sindacale che, riunito il 6 ottobre, nella sua relazione fa riferimento a episodi relativi ai primi di agosto dove la Commissione elettorale, in funzione di una nota del ministero del Lavoro, approvava a maggioranza l’elezione dei 3 posti vacanti indicati da Confindustria e veniva convocato un cda ad hoc per il 10 agosto.
Ma in contemporanea sette consiglieri denunciavano con due lettere irregolarità e illegittimità nelle procedure della Commissione elettorale.
Nel cda svoltosi lo stesso giorno, sei consiglieri, dopo aver ribadito le critiche, lasciavano la seduta, e questo atteggiamento lo hanno mantenuto anche in molti board successivi e soprattutto hanno impugnato sistematicamente le decisioni presi dagli 8 membri sui 15.
La fondazione si viene così a trovare «in una grave incertezza operativa», denuncia la Commissione.
Di qui la raccomandazione dei sindaci «di operare con massima cautela nelle determinazioni che possono incidere gravemente sul patrimonio».