Francia, OAT e Spread - Aggiornamento sulle elezioni anticipate

Francia, OAT e Spread - Aggiornamento sulle elezioni anticipate
ALEX EVERETT

Milano, 21 giugno 2024. A cura di Alex Everett, Investment Manager, Rates Management, abrdn

Le elezioni europee si prospettavano come le meno interessanti dell'anno.

I mercati finanziari le avevano già da tempo giudicate di scarso impatto, prevedendo semplicemente un aumento dei "voti di protesta" a favore dei partiti di destra rispetto a quelli in carica.

E i voti di protesta sono arrivati, ma, in pochi si aspettavano la reazione del Presidente francese Macron dopo la sconfitta del suo partito (Renaissance) a vantaggio del Rassemblement National di Marine Le Pen.

Il mercato ha reagito immediatamente con un rialzo dei rendimenti delle obbligazioni francesi decennali (OAT), che poi hanno ceduto nel corso della settimana.

I mercati non amano l'incertezza.

E anche se l’esito delle elezioni è attualmente il punto focale dei mercati, non vanno trascurati i problemi di bilancio della Francia.

La Francia ha dovuto rivedere sostanzialmente al rialzo le sue previsioni di deficit di bilancio per il 2024, ha subito un declassamento del rating da parte di S&P e si prepara a una Procedura per Deficit Eccessivo da parte della Commissione Europea.

Tutto questo prima che i mercati siano stati in grado di digerire la prospettiva di un governo di coalizione.

I mercati hanno quindi valutato un enorme aumento dei premi per il rischio politico e creditizio.

A nostro avviso è giusto così. Lo spread OAT-Bund, che oscillava tra i 50 e i 40 punti base, era già abbastanza ridotto e lasciava agli investitori un premio per il rischio molto basso.

In una settimana in cui il ministro delle Finanze Bruno Le Maire ha parlato per due volte di "crisi" politica e probabilmente fiscale, e in cui si è parlato di dimissioni di Macron in caso di una nuova sconfitta, è sorprendente che gli spread non si siano ulteriormente allargati.

D'altro canto, durante il fine settimana la stessa Le Pen ha compiuto uno sforzo coordinato per calmare i timori del mercato. Ha imparato la lezione dalla sfortunata permanenza di Liz Truss come Primo Ministro nel 2022.

Le Pen ha ribadito il suo rispetto per le istituzioni, la presunta ragionevolezza dei piani di spesa del Rassemblement National e la volontà di lavorare con il Presidente Macron. Macron, dal canto suo, ha imputato l'aumento dello spread alla sola prospettiva di un governo guidato dal Rassemblement National... il che è solo parzialmente vero.

Cosa aspettarsi

Le due settimane che precedono il primo turno elettorale saranno caratterizzate da una certa volatilità. Ulteriori sondaggi, attacchi pubblici da parte di ciascun partito e forse anche qualche contenuto sui piani di spesa saranno tenuti sotto stretta osservazione e valutati dai mercati.

A nostro avviso, non sussiste un rischio di contagio a livello europeo per ciò non ci stiamo posizionando su questa eventualità.

Le prospettive di un imminente cambio di potere in altri Paesi sono scarse, notiamo che la BCE ha reagito in modo fermo e pacato e che anche il Rassemblement National sembra meno antieuropeista rispetto al passato.

Le elezioni francesi non mettono in discussione la stabilità dell'Eurozona, né faranno deragliare materialmente gli sforzi più ampi per ridurre i deficit, che pure potrebbero far rallentare il processo. Pertanto, i timori di una crisi del debito sovrano a livello di spread sono esagerati.

Come siamo posizionati?

Nel (brevissimo) termine, molti rischi sono già stati prezzati dagli spread. È improbabile che si spingano materialmente oltre i livelli attuali, al di fuori di una crisi più ampia. Pertanto, occorrerebbero nuove notizie negative perché gli OAT superino la soglia di 80 rispetto ai Bund.

Ciò detto, i livelli di rischio prevalenti rimarranno elevati: È improbabile che gli spread OAT-Bund scendano al di sotto di 60.

A livello di portafoglio, rimaniamo corti sulla Francia in termini di spread, poiché prevediamo che la Francia sottoperformerà rispetto ad altri Paesi europei.

Ci aspettiamo che altri spread semi-core (Spagna, Paesi Bassi e SSA di qualità superiore) si restringano nelle prossime settimane.

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