Fonsai, manca poco alla maratona sul riassetto
È partito il conto alla rovescia sulle maratone di incontri legati al riassetto Fonsai, con anche il consiglio di Premafin formalmente convocato per il pomeriggio di sabato 28 sull`offerta Unipol, alla vigilia del Cda della compagnia che a sua volta domenica dovrà decidere l`importo dell`aumento di capitale.
Ad aprire i lavori sarà però una riunione del patto di sindacato della famiglia azionista, previsto anch`esso per sabato. E sabato è atteso anche un consiglio di amministrazione di Unipol, ufficialmente non ancora convocato, per deliberare dopo la due diligence in corso l`offerta vincolante sul 51,2% di Premafin e l`aumento di capitale nell`ordine di 1 miliardo di euro. Non è certo che il consiglio Premafin deliberi già sull`esecuzione dell`aumento di capitale, per il quale ha comunque una delega da 250 milioni di euro, ma sicuramente il tema verrà affrontato. Più certo è invece che dal consiglio Fonsai emerga una cifra chiara sulla ricapitalizzazione, imposta per rispettare i livelli minimi di vigiLanza. L`importo dell`aumento è già stato indicato in un range tra i 600 e i 750 milioni di euro, anche se l`attesa - spiegano fonti finanziarie - è che l`operazione si collochi verso i valori massimi della forchetta.
Proseguono intanto senza sosta i contatti tra le banche sull`operazione. L`attesa è che Unipol approvando l`offerta vincolante assegni a Mediobanca anche il mandato sulla ricapitalizzazione per 1-1,1 miliardi e l`istituto di Piazzetta Cuccia metterebbe allora in campo un consorzio di garanzia unico, impegnato sia sull`aum101414ento Unipol e sia su quello di Fonsai. Per quanto i tempi possano essere rapidi, però, sembra difficile che già per domenica sia chiuso il consorzio. Intanto oggi voci di stampa hanno parlato di pressioni da parte dei Ligresti a definire un accordo sul debito delle holding a monte della catena di controllo, Sinergia e Imco, prima di un`intesa vincolante con Unipol per Premafin. In realtà non si ha notizia di un nuovo incontro con le banche già in agenda prima di domenica. Le parti anzi si erano lasciate nell`ultimo incontro puntando a rivedersi per la metà della prossima settimana. Da quanto si apprende da fonti finanziarie, comunque, un`intesa di massima sul debito dei Ligresti già c`è e ricalca il piano proposto dall`advisor dei Ligresti, Banca Leonardo, per soddisfare le banche creditrici (Unicredit, Banco Popolare, Ge e Bpm), complessivamente esposte per circa 300 milioni di euro. Si prevede il conferimento di tutti gli asset immobiliari a un fondo di proprietà delle banche che ne affideranno la gestione a una sgr specializzata, a cui spetterà il compito di liquidare terreni e proprietà dei Ligresti e rimborsare con il ricavato gli istituti di credito.