Fonsai, altro giro altro avviso di garanzia

Si allarga ai reati finanziari il fronte d`indagine sul Gruppo Fondiaria Sai, con quattordici indagati per falso in bilancio, manipolazione del mercato e falso in prospetto.

Dopo 9 mesi di analisi delle carte e dei 12 terabyte di mail e documenti elettronici sequestrati nelle numerose perquisizioni, sono stati raccolti elementi idonei a configurare anche i reati previsti in materia di intermediazione finanziaria ed ad individuare ulteriori soggetti responsabili.

Gli avvisi di garanzia, spiega Asca, spiccati dai magistrati Vittorio Nessi e Marco Gianoglio, sono stati notificati questa mattina dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino, nelle mani dei membri del Comitato Esecutivo del Cda di Fondiaria SAI del marzo 2011, che ha approvato il bilancio 2010, e del responsabile del bilancio dell`epoca e di Salvatore Ligresti che, insieme ai figli, era l`azionista di riferimento. Colpiti da avvisi di garanzia, per la sola manipolazione del mercato, anche i membri del Comitato esecutivo di Milano Assicurazioni e, in virtu` della normativa in tema di responsabilita` amministrativa degli enti, la stessa societa` e la capogruppo Fondiaria SAI. Le nuove ipotesi di reato riguardano il bilancio consolidato di Gruppo del 2010, nel quale, anche a seguito di quanto accertato dall`ispezione Isvap, sarebbe stato ``nascosto`` al mercato un ``buco`` nelle riserve sinistri di almeno 600 milioni di euro, privando cosi` gli investitori di informazioni determinanti per una corretta valutazione dei titoli azionari.

Lo stesso documento (il bilancio 2010) e` stato preso a base anche per la predisposizione del prospetto informativo dell`aumento di capitale di Fonsai di circa 450 milioni, avvenuto nel luglio 2011, dando cosi` un`ulteriore informazione fuorviante al mercato. Da cio` l`ipotesi di reato di falso in prospetto.

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