Fondi Zombie, la rubrica più temuta dai gestori - Una rosa (appassita) in famiglia

Mentre la settimana passata fummo accompagnati nella nostra visita ad un fondo da Jack Lo Squartatore, questa settimana è il turno della famiglia Addams che ci ha suggerito di dare un’occhiata in fondo alla classifica Morningstar dei fondi Long/Short Azionario Europa. All’ultimo posto nella classifica per rendimento a tre anni annualizzato, con un – 5,81% troviamo Adenium Global Equity Dynamic 30/70 B di Sopaf Capital Management Sgr (“Il tassello mancante al vostro patrimonio”,  qualche rimpianto?). La commissione di gestione dichiarata come massima (3%, che porta il total expense ratio al dichiarato e pantagruelico 4,64%) gioca un ruolo non secondario nella performance netta. Eppure, il fondo dichiara una massa in gestione di 250 milioni di euro, non propriamente noccioline, che dovrebbero consentire di tenere il total expense ratio maggiormente sotto controllo. Con tutta probabilità, l’elevata incidenza di fondi di case terze in portafoglio, anziché di azioni, è una rilevante concausa di questa condizione assai poco invidiabile del total expense ratio. Si tenga presente che numerose statistiche hanno dimostrato che il premio per il rischio dei mercati azionari maturi nel lungo termine si aggira attorno al 5% (e al lordo di imposte e commissioni), per cui partire con un fardello di costi di tale entità non è di buon auspicio, anche se il fondo dovrebbe, in teoria, potersi avvantaggiare anche di posizioni al ribasso sul mercato. Ad ogni modo, se ci si brucia in costi il premio per il rischio, ci si tiene e il rischio e si trasferisce il premio ai gestori. La performance media di categoria (grafico arancione) non è, di per se, una media propriamente esaltante, per lo meno in un Paese come l’Italia che offre – volenti o nolenti – rendimenti obbligazionari competitivi coi quali ogni prodotto finanziario gestito deve comunque confrontarsi. Abbiamo provato a confrontare l’ultimo fondo nella classifica a tre anni con il primo nella stessa categoria, il fondo Henderson Horizon Pan European Alpha A1 EUR Inc. per trarne alcuni elementi valutativi. Le differenze, come si vede dalla tabella sotto riportata, sono elevate (+10,12% il rendimento annualizzato su tre anni dell’Henderson contro -5,81% dell’Adenium, e quasi a parità di volatilità/deviazione standard), ma dimostrano che nelle strategie long/short è comunque possibile perseguire risultati almeno accettabili che compensino il rischio della maggiore complessità gestionale dei prodotti. A proposito, il fatto che la deviazione standard di questi due fondi sia quasi uguale, pur con rendimenti opposti, segnala ancora una volta come la deviazione standard sia un indicatore del tutto irrilevante ai fini della definizione del rischio di portafoglio. Il fondo si caratterizza anche per una ben curiosa commissione definita di “performance”: “Il Gestore Delegato degli Investimenti avrà altresì diritto a ricevere, prelevandola dalle attività di ciascun Comparto, una Commissione di Performance  dello 0,008%, da calcolarsi sull’attivo netto complessivo del Comparto per ciascun punto percentuale di rendimento realizzato dal Comparto stesso. Per “rendimento realizzato del Comparto” si intende: l`aumento, espresso come percentuale annualizzata, del valore patrimoniale netto per Azione calcolato nell’ultimo giorno lavorativo del mese rispetto al Valore Patrimoniale Netto per Azione del corrispondente giorno lavorativo del trimestre precedente. Il principio dell’High Water Mark non sarà applicato. Il pagamento della Commissione di Performance avrà cadenza mensile” Cioè, ogni mese si calcola la performance rispetto al trimestre precedente, la si annualizza e, in base a questa performance annualizzata (del tutto aleatoria se non addirittura fittizia in termini reali), per ogni punto di tale valore annualizzato, si applica - sul tutto il patrimonio - la commissione dello 0,008%, e high water mark good bye. Anche se la questa cosiddetta commissione di performance è modesta, la base di calcolo resta comunque ambigua ed irriguardosa del buon senso comune e la mancanza dell’high water mark ne è conferma. Più che una commissione di performance, essa appare un premio distribuito al gestore per i rimbalzi di borsa, per i quali egli non ha alcun merito … infatti non esiste un benchmark da battere per incassare tale commissione di performance. Il che non sarebbe irragionevole per un fondo con ambizioni “total return” se non fosse che la mancanza dell’high water mark ne fa un “ibrido commissionale”. Il fondo Adenium è ancora senza rating ma, senza un qualche rapido cambiamento, rischia di aggiungere un’altra singola stella Morningstar alla collezione di una-due stelle Morningstar della Sgr. D’altra parte, una buona parte dei fondi della Casa, specie nelle classi retail, sono gravati da elevati costi di gestione ch

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