Fisco, tra persone che si danno fuoco e la promessa di nuove retate, intanto arriva l`estinzione

Parlare di questioni fiscali oggi lascia ancora di più un senso di amaro in bocca, unite a sentore di sostanziale impotenza.

Fisco, tra persone che si danno fuoco e la promessa di nuove retate, intanto arriva l`estinzione

Tuttavia soprassediamo l`episodio dell`imprenditore che si è dato fuoco a Bologna (sul quale ci sarebbe molto da dire) e limitiamoci alla cronaca. L`estinzione dei procedimenti tributari pendenti davanti alla Corte Suprema di Cassazione e alla Commissione Tributaria Centrale e proposti da più di dieci anni «è compatibile con il diritto dell`Unione»: lo ha stabilito oggi la Corte di giustizia dell`Unione europea come «misura eccezionale» volta ad «assicurare il rispetto del principio del termine ragionevole del giudizio». Nel 2010, ricorda la Corte, l`Italia ha adottato una legge secondo cui i procedimenti pendenti da più di 10 anni si estinguono senza esame del ricorso. A questo proposito, prosegue la Corte in un comunicato, la Corte di Cassazione e la Commissione Tributaria Centrale hanno chiesto alla Corte di giustizia da una parte se «il diritto dell`Unione osti all`applicazione di una disposizione di questo tipo in materia di fiscalità diretta» e dall`altra se la normativa nazionale sia compatibile con «l`obbligo di contrastare le pratiche abusive, con i principi che governano il mercato unico e con l`obbligo di procedere al recupero dell`Iva, dato che tale normativa comporta una rinuncia pressochè integrale al recupero del credito fiscale o dell`Iva». La Corte Ue, sottolinea la nota, ritiene che il diritto dell`Unione «non osti, nella fattispecie, a una disposizione nazionale, che, al fine di limitare la durata dei processi in materia tributaria, consente, a determinate condizioni, l`estinzione del procedimento tributario». Nella seconda causa, quella relativa alle norme dell`Unione sull`Iva, la Corte dichiara che il diritto dell`Unione «non osta alla disposizione italiana», ma precisa che «si tratta di una disposizione eccezionale, avente carattere circoscritto e limitato, diretta ad assicurare il rispetto del principio del termine ragionevole del giudizio e che non crea significative differenze nel modo in cui sono trattati i soggetti d`imposta nel loro insieme». Quindi, conclude, «essa non pregiudica il principio di neutralità fiscale».

Nel 2011 l`amministrazione fiscale ha messo in campo 697 mila accertamenti, l`1,2% in meno rispetto ai quasi 706 mila del 2010. Nonostante la diminuzione dei controlli, la maggiore imposta accertata è cresciuta del 9,3% superando la quota di 30,4 miliardi contro i 27,8 registrati nel 2010. Lo comunica l`Agenzia delle Entrate.

Infine un pensiero sulla questione `retate`. Le operazione di controllo massivo, come quelle inaugurate con il blitz di Cortina di Capodanno, condotte dall`Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza, «rientrano nella nostra attività ordinaria e proseguiranno». Lo ha detto il direttore dell`Agenzia delle Entrate sottolineando che «si tratta di operazioni che vengono messe in campo dopo una selezione accurata. Non controlliamo chi passa per caso».

``