FINTECH: Profili di attenzione e opportunità per gli emittenti e il risparmio nazionale. AUDIZIONE M. ANTONIETTA SCOPELLITI SEGRETARIO GENERALE CONSOB. CONCLUSIONI
Redazione, 12 luglio 2021. Maria Antonietta Scopelliti entrò in Consob nel 1986 con il ruolo di funzionario dell`Area Borsa,
dopo 2 anni in Autostrade S.P.A. e un anno circa, in EFIM per cui era stata Responsabile del Controllo Finanziario, presso la Direzione Centrale Finanza.
Dal 1986, una crescita interna continua, fino al ruolo attuale di Segretario Generale Consob.
E` lei che si reca, periodicamente, in `audizione` presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul Sistema Bancario e Finanziario alla Camera dei deputati.
I testi che offre, ogni volta, agli `auditori` sono sempre di altissimo profilo tecnico e culturale.
Francamente, viene da chiedersi, quanto di ciò che lei dice possa passare alle menti degli astanti e con quali effetti utili alla Nazione.
Di seguito, `le conclusioni` del suo ultimo intervento.
`La Consob è molto favorevole ad una transizione della finanza tradizionale verso il FinTech a condizione che, sulla base dei risultati di adeguate ricognizioni e sperimentazioni, vengano presidiati i rischi per la tutela del risparmio.
Per le sandbox, la Consob si è già espressa a favore dell’estensione dell’ambito di applicazione attualmente previsto dalla proposta europea su un Regime-Pilota su DLT.
L’Istituto sta anche avviando un laboratorio sperimentale per dialogare con il mercato e individuare le opzioni tecnologiche compatibili con le norme a tutela degli investitori, le eventuali barriere e i rischi dell`innovazione e le necessità di aggiornamento e revisione delle regole e degli approcci di vigilanza vigenti.
In tale laboratorio, gli operatori potranno ricevere informazioni e indirizzi sulle scelte di innovazione, nell`ottica di una sinergia tra know-how regolatorio e tecnologico e sfruttando una fase di interlocuzione informale, come previsto anche dalle norme sulla sandbox nazionale (Decreto Crescita del 2019).
L’obiettivo, anche nel mondo della finanza digitale, dovrà rimanere quello di indirizzare il risparmio verso la crescita dell’economia reale (e sostenibile) e quindi quello di legare la sua remunerazione ad investimenti produttivi.
Per questo motivo, uno dei focus dell’attività della Consob sarà individuare e sostenere quelle innovazioni che supportano, da un lato, l’accesso al capitale e, dall’altro, la tutela degli investitori.
Si tratta, come visto, soprattutto del segmento dei Digital Capital Raising costituito oggi principalmente dalle piattaforme di crowdfunding, ma con un futuro legato allo sviluppo di tecnologia DLT; della crescita di mercati di scambio delle attività digitali o criptoattività (Digital Asset Exchange) ovvero piattaforme di trading e di clearing e connessi servizi di raccolta ed esecuzione di ordini; dell’evoluzione del Wealthtech riferito alle applicazioni tecnologiche nelle gestioni patrimoniali e nella consulenza.
Sul piano della tutela, i cittadini devono in ogni caso acquisire al più presto maggiore coscienza dei pericoli aggiuntivi che corrono quando operano nel mondo digitale.
La rincorsa a sanzionare fenomeni fraudolenti e ad emettere segnali di allarme è una battaglia che non può essere vinta in un mondo che opera a livello globale, senza certezze di governance e responsabilità e senza articolazione territoriale.
L’educazione finanziaria dovrà continuare con più impegno anche tramite nuovi canali, in modo da arrivare proprio a quegli investitori sensibili alle sollecitazioni che provengono dal web e dai social (come dimostrato sia dalle vicende relative a piattaforme di trading di titoli quotati tradizionali come Gamestop, sia dal crescente fenomeno delle offerte abusive di criptoattività).
La trasformazione digitale del mercato finanziario è ormai un processo inarrestabile.`