Finanza comportamentale, quando impazienza fa rima con insolvenza
Grazie alla collaborazione di State of Mind. Il Credit Score misura il comportamento legato al debito e al credito degli individui considerati come attori economici. State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche - Rassegna Stampa - Finanza comportamentale, Economia Comportamentale Pubblicato da Linda Confalonieri C’è una spiegazione psicologica del perché alcune persone che, a parità di reddito hanno acceso un mutuo sono poi insolventi?
Un nuovo studio, che verrà pubblicato a breve su Psychological Science, ha scoperto che persone con difficoltà a mantenere i propri impegni finanziari sono in qualche modo definite “impazienti” e cioè più portate a scegliere ricompense immediate rispetto a differire nel tempo la loro gratificazione per avere una maggiore ricompensa ma in un momento futuro.
Gli autori dell’articolo, Stephan Meier (Columbia University) e Charles Sprenger (Stanford University) sono due economisti che ai tempi della progettazione della ricerca e della raccolta dei dati lavoravano presso il Federal Reserve’s Center for Behavioral Economics and Decisionmaking di Boston.
LO STUDIO:
437 individui con reddito medio-basso sono stati coinvolti nello studio: a ciascuno è stato chiesto di compilare un questionario in cui dovevano scegliere tra ricompense piccole ma immediate oppure premi di maggiore entità ma fruibili solo in tempi successivi. Le domande prevedevano diverse quantità e diversi ranges temporali. Nel contempo, con il consenso dei partecipanti, gli studiosi hanno valutato per ciascun soggetto un indice definito “credit score” (punteggio di credito): tale indice si basa su comportamenti legati al debito e credito finanziario avuti in passato, quali per esempio mancanze e inadempienze nel pagare bollette, o insolvenze di mutui e prestiti. Un basso indice di credito sta ad indicare difficoltà nel passato nell’adempiere in generale ai propri impegni finanziari. Dai dati è emerso che individui che al questionario risultavano preferire ricompense di breve entità ma immediate, quindi con difficoltà a differire temporalmente la gratificazione, erano anche coloro che dimostravano minori credit scores.
Ovviamente, l’inadempienza finanziaria e l’insolvenza di un mutuo non sono sempre scelte deliberate o legate a proprie caratteristiche psicologiche, è ovvio dire che si può essere insolventi, per esempio perché si perde il lavoro.
Vale la pena sottolineare che la ricerca presenta i dati raccolti su un campione di cittadini statunitensi: generalizzare questi risultati a un campione europeo o italiano è rischioso poiché è molto probabile che esistano modelli culturali profondamente diversi che regolano il rapporto con il denaro, con il risparmio, e le modalità di accesso al credito.