Federconsumatori, con il dl si può `fare` di più
Non si può certo dare giudizio negativo sulle proposte che il Governo ha deciso con il Decreto del Fare. Soprattutto su due questioni come quelle relative alla non pignorabilità della prima casa e sulla possibile rateizzazione a 120 mesi di eventuali debiti, oltre a cominciare la pulizia delle agevolazioni Cip6 per oltre 500 milioni di euro, cose peraltro da sempre richieste dalle nostre associazioni.
Ma la crisi del nostro paese ha bisogno di ben altro per superare la situazione che si è venuta a creare sul potere di acquisto delle famiglie e sui tassi di disoccupazione, soprattutto per quello tragico che riguarda i giovani.
Quello che intendiamo e ribadiamo con forza, dichiarano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, è una politica davvero innovativa che comporti da un lato importanti investimenti di rilancio dell’economia da perseguire fortemente anche con la comunità europea e dall’altro concreti processi di detassazione per incrementare, anche per questa via, il potere di acquisto ridotto ai minimi termini delle famiglie.
Su quest’ultimo versante oltre un intervento importante di detassazione della prima casa (IMU) si deve accompagnare la volontà di non ritoccare l’IVA sui beni di mercato (con gravi ricadute di 207 € a famiglia per costi diretti ed indiretti). Solo così si può cominciare ad intraprendere, attraverso un aumento della domanda di mercato, una via di sviluppo essenziale per la ripresa dell’economia e dell’intero Paese.