Europa in Crescita: I Numeri da Non Perdere
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Milano, 18 febbraio 2025. A cura del Team di Gestione Pharus.
L’attenzione dei mercati finanziari si concentra su quattro grandi temi: l’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti, le nuove politiche commerciali di Donald Trump, l’evoluzione dei rendimenti obbligazionari ed ovviamente la reporting season che entra maggiormente nel vivo anche in Europa.
Il mix di questi fattori sta influenzando le aspettative sui tassi di interesse, sulla crescita economica e degli utili, e la politica monetaria della Federal Reserve.
I mercati azionari globali si riavvicinano ai massimi storici guidati da Europa e settore tecnologico Cinese entrambi in rialzo rispettivamente di oltre il 10% e del 24% da inizio anno, mentre i tassi di interesse tra alti e bassi chiudono sugli stessi livelli della scorsa settimana.
Il dato sull’inflazione CPI di gennaio ha sorpreso il mercato con un aumento dello 0,5% su base mensile, superiore allo 0,3% atteso con anche il dato annuale uscito al 3% al di sopra del 2.9% atteso.
La curva dei tassi è d’altronde chiaramente sotto i riflettori non solo del mercato ma anche dell’amministrazione USA, e c’è chi torna a parlare di possibili controlli della curva negli Stati Uniti.
Nonostante le recenti turbolenze, il mercato azionario continua a mostrare una tendenza rialzista, a guidare le performance sono in particolare i mercati europei e il settore Tecnologico Cinese.
In Europa gli indici sono sostenuti da una buona reporting season in corso, con molte società che stanno fornendo delle guidance per il 2025 ben superiori alle stime del consenso di mercato, che come sappiamo erano molto depresse.
Le stime basse e la depressione degli investitori si era scaricata sulle valutazioni dei mercati europei, che rimangono tutt’ora molto a sconto rispetto ai loro fondamentali e soprattutto rispetto agli indici americani.
Alla buona reporting si sono anche unite le notizie sui colloqui tra il presidente americano Trump e il suo omologo russo Putin, che hanno alimentato le aspettative di una possibile soluzione al conflitto in Ucraina.
Nonostante gli indici azionari globali siano tornati sui massimi, Tuttavia, il sentiment degli investitori resta contrastato e nel mercato americano si riduce la percentuale di titoli i cui prezzi stanno al di sopra della media mobile a 200 giorni, indicando un contesto di consolidamento in USA ed un possibile ulteriore recupero valutativo dei mercati internazionali e soprattutto di Europa e Cina. In Europa in particolare a livello settoriale quello del lusso e del beverage appaiono tra i settori con maggiori potenzialità di recupero.