Eurobond, un no è per sempre

No agli eurobond, ``neanche sul lungo periodo``. Cosi` il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle, a poche ore dal vertice bilaterale Italia-Germania che si terra` a Roma, respinge con forza in un`intervista alla Stampa l`ipotesi di lanciare in un futuro anche lontano le obbligazioni comunitarie.

``Una mutualizzazione dei debiti in Europa sarebbe un fondamentale errore di costruzione, che metterebbe a rischio l`idea europea. Per questo non rappresenta un obiettivo per la Germania, neanche per il lungo periodo. Poca solidarieta` mette a rischio l`Europa. Ma anche troppa solidarieta` la mette a rischio nella stessa misura. La capacita` di resistenza dell`economia e dei contribuenti tedeschi non e` illimitata``, ha spiegato.

``Pretendere troppo dalla Germania e` altrettanto poco utile quanto pretendere troppo poco dalla capacita` dei nostri partner di fare le riforme``, ha aggiunto.

Riguardo alle decisioni prese al vertice europeo di giovedi` e venerdi`, Westerwelle ha detto: ``Quello che e` stato concordato nell`Unione europea resta valido. L`aspetto decisivo e` riconquistare quanto prima la fiducia dei cittadini e dei mercati nella capacita` d`azione dell`Europa``.

E in merito all`Italia il ministro ha sottolineato come sia ``un grande Paese con un`industria diversificata, moderna e competitiva, ha grandi capacita` economiche che puo` mettere a frutto, prime tra tutte le sue numerose piccole e medie imprese creative e altamente specializzate``.

``Nell`era della globalizzazione dobbiamo affrontare una dura concorrenza internazionale. Per questo le riforme sono un compito permanente, in Germania, in Italia e ovunque nella Ue``, ha concluso.

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