Eurispes, il 67% degli italiani è in difficoltà

La situazione economica del Paese è nettamente peggiorata negli ultimi dodici mesi per il 67% degli italiani. Lo evidenzia il Rapporto Italia 2012 dell`Eurispes. Si tratta del dato più «nero» registrato dalle rilevazioni dell`Eurispes dal 2004, e in forte aumento (+15,2%) rispetto a quanto emerso lo scorso anno.

La constatazione di un netto peggioramento della situazione economica dopo aver subito un drastico calo nel 2007 ha seguito un trend crescente (37,6% nel 2008; 47,1% nel 2010; 51,8% nel 2011; 67% nel 2012). Allo stesso tempo però, la quota di quanti ritengono la situazione peggiorata, ma di poco, diminuisce passando dal 29,8% del 2011 al 26,6% di quest`anno. In drastico ribasso anche il numero di quanti indicano che negli ultimi dodici mesi l`economia del Paese si sia mantenuta sostanzialmente stabile (12,4% nel 2011 contro il 3,9% nel 2012). Al contrario, coloro che pensano che il Paese abbia migliorato (poco o tanto) la propria economia, nel corso degli ultimi dodici mesi, sono solamente l`1,4%, un dato mai riscontrato così basso: erano il 3,7% dodici mesi fa, quasi il 6% nel 2010, il 7,4% nel 2004, per non parlare del 14,2% del 2007. I cittadini italiani non nascondono le preoccupazioni per il prossimo anno: solo il 6,1% pensa che la situazione economica migliorerà, a fronte di un 56,6% che pronostica un peggioramento, mentre il 26,9% si attende una condizione di stabilità.

Sempre in tema di lacrime, a dicembre la forbice tra l`aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4%) e il livello d`inflazione (+3,3%), su base annua, ha toccato una differenza pari a 1,9 punti percentuali. Si tratta del divario più alto dall`agosto del 1995. Lo rileva l`Istat. Quanto al 2011, fa sapere sempre l`Istat, la forbice tra l`aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,8%) e il livello d`inflazione (+2,8%) raggiunge un divario pari a 1 punto percentuale, anche in questo caso si tratta dello scarto più forte dal 1995.

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