Etf vs fondi – Categoria Morningstar Azionari Bric

Mentre in Italia si susseguono le ipotesi sul dopo Berlusconi, con i mercati che esultano ad ogni sentore di dimissioni del premier, facendo salire i titoli azionari e riducendo lo spread Btp-Bund, nel resto del mondo non se la passano molto meglio. La credibilità dei leader mondiali è stata ancora messa in discussione dopo il G20 di Cannes, dove non sosno state prese decisioni significative sul ruolo degli stati e del fondo monetario internazionale per risolvere la crisi del debito sovrano.

Etf vs fondi – Categoria Morningstar Azionari Bric
Chi è uscita sconfitta è stata soprattutto l’Europa, che non è stata in grado o non ha voltuto trovare un accordo sul potenziamento del fondo salva-stati tramite l’emissione di Diritti speciali di prelievo (Special drawing rights o Sdr), come inizialmente si era ipotizzato.
In questo contesto e guardando alle ultime notizie macroeconomiche, la tanto auspicata ripresa non sembra vicino. Negli Stati Uniti preoccupa ancora il settore immobiliare caratterizzato da un eccesso di offerta, e la prospettiva di tagli alla spesa pubblica, entrambi fattori che non aiuteranno di certo la crescita.
 
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Si faceva un grande affidamento sui Paesi Emergenti per risollevare le sorti dell’economia mondiale, ma il calo della domanda delle economie occidentali non è ancora stato compensato dall’aumento dei consumi interni ai paesi emergenti. Di conseguenza abbiamo visto un calo del PIL cinese nel terzo trimestre 2011 che si è fermato al 9,1%, dopo un 9,5% del secondo trimestre e un 9,7% del primo. Si tratta comunque di valori che farebbero la felicità dei Paesi Europei, ma che evidenziano un rallentamento delle economie emergenti.
Abbiamo analizzato come sono andati i listini dei Paesi BRIC, acronimo che racchiude Brasile, Russia, India e Cina, confrontando Etf e fondi comuni che investono in questi paesi. 
I rendimenti da inizio anno sono negativi, con performance che raggiungono il -20%, ma la performance annualizzata su tre anni conferma il buon momento per questi comparti sul lungo periodo. Nella nostra classifica si impone il fondo UBAM Equity BRIC con un +33% medio annuo su tre anni, seguito dal comparto HSBC GIF BRIC Equity con un +21% e dal GS BRICs Portfolio con un +19%.
Gli Etf se la cavano bene, con il RBS Market Access Daxglobal BRIC (+17%) e l’iShares FTSE BRIC 50 (+16%). Troviamo anche un fondo di diritto italiano, il Pepite BRIC promosso da Total Return SGR che, pur performando meno degli altri, si caratterizza per una bassa volatilità.