Etf, questo sconosciuto…il `fai da te` è sconsigliato, meglio il consulente

Si è svolto lo scorso 23 ottobre presso il Starhotels Rose Grand la sessione italiana del Morningstar ETF Invest Europe Conference. La prima parte dell’evento ha visto un approfondimento sul trading applicato agli etf, ma è alla seconda tavola rotonda, ovvero quella intitolata “Cosa succede se la banca fallisce”, che Ifanews ha deciso di essere presente al fine di riportare ai propri lettori quanto di interessante fosse emerso dalla stessa.

Etf, questo sconosciuto…il `fai da te` è sconsigliato, meglio il consulente

Ebbene alcuni interessanti spunti sono emersi. All’incontro erano presenti il dott. Marcello Minenna, docente di Finanza Quantitativa Università Bocconi, Emanuele Bellingeri, Managing Director per l’Italia iShares, Antonio Volpe, Responsabile ETF Business Unit Amundi, Jose Garcia-Zarate, Senior ETF Analyst Morningsta, Danilo Verdecanna, Managing Director, State Street Global Advisors Italia, uniti dalla moderazione di Sara Silano, Chief Editor Morningstar Italy.

L’incontro ha cercato di fare luce sul rischio connesso agli investimenti in Etf, in particolare ci si è soffermati sul tema del prestito titoli, argomento poco conosciuto dai “non addetti ai lavori”. Questa è una pratica adottata da molti fondi e che permette di limare il gap tra performance del fondo e performance del sottostante, grazie alla remunerazione aggiuntiva tipicamente garantita dal prestito sopracitato (a fronte del quale il fondo riceve un collaterale da parte dell`intermediario che ne ha fatto richiesta). Tale operazione introduce però un rischio di controparte (cosa accade se l’intermediario a cui abbiamo prestato i titoli fallisce?) difficilmente identificabile e quantificabile dall’investitore medio.

Ebbene gli ospiti presenti alla tavola rotonda hanno avuto modo di definire le garanzie in tal senso per l’investitore finale, in particolare il ruolo della casa madre nella copertura di eventuali “perdite” derivanti dal possibile default della controparte contrattuale, oltre alla già citata consuetudine di chiedere un collaterale di valore superiore rispetto ai titoli prestati  Vi è però un elemento che emerge a margine di approfondimenti del genere e che il dott. Marcello Minenna ha saputo rappresentare con estrema efficacia. Egli ha infatti evidenziato con un esempio concreto come la mera descrizione del prodotto non è in grado di qualificare la complessità del profilo di rischio rendimento che questo può avere. Infatti due o più etf aventi il medesimo indice sottostante ma differente ingegneria finanziaria in termini di utilizzo del prestito titoli e di collaterale, sono caratterizzati da differenti rischiosità nonostante il medesimo indice.

L’unico modo per rappresentare in modo compiuto ed efficace le diverse rischiosità è dato dalla distribuzione di probabilità implicita nella ingegneria del prodotto. Dalla tavola rotonda è quindi emersa l’importanza della competenza quando si decide di investire. Quando si sceglie di impiegare i propri risparmi, non ci si deve affidare al fai da te. Non vi è nulla di più sensato che affidarsi alla consulenza di professionisti esperti, dato che stiamo parlando di un tema molto delicato e complesso.

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