ESCLUSIVA IFANEWS - Vincent Treulet (Bnp): `Sarà un 2012 sobrio ma di importanza cruciale` (video)

Abbiamo incontrato quest`oggi Vincent Treulet per parlare della situazione dei mercati in prospettiva 2012. Il Responsabile mondiale della strategia di BNP Paribas Investment Partners, guardando alla crisi dell’economia globale, ha dichiarato che il 2012 sarà un anno di crescita lenta o comunque in rallentamento, specialmente per i Paesi dell’Eurozona, mentre proseguirà gradualmente il recupero di Stati Uniti e Giappone. Le economie emergenti, Cina in testa, cresceranno invece a tassi che saranno multipli di quelli che riusciremo molto probabilmente a vedere nei Paesi più sviluppati. Anche se gli Stati Uniti dovrebbero essere attrezzati per crescere, difficilmente assisteremo a una performance particolarmente brillante, in quanto la fiducia delle famiglie è minima e il mercato del lavoro è anemico, ma a pesare saranno anche l’incertezza su come verranno affrontati il problema del debito pubblico - sempre più grande - e la ripresa nel mercato immobiliare, fermo già da tempo. In ogni caso, il pericolo di recessione sembra molto lontano, come pure un picco nei livelli di inflazione. Per quanto riguarda il Giappone, la domanda interna dovrebbe riuscire a sostenere l`economia, intanto che si procederà con la ricostruzione e la riparaizone delle case colpite dal disastro naturale del marzo scorso. Il governo dovrebbe inoltre adottare misure per proteggere la domanda del settore privato.

Ci si aspetta di contro che l’economia dell’Eurozona per il 2012 faccia registrare dati negativi, specie in seguito alla contrazione registrata nel quarto trimestre dell`anno. Le vendite retail - prosegue Treulet - saranno probabilmente rallentate a causa dell`incertezza sul loro impiego, dalla tensione sui mercati finanziari, dalla paura di recessione, dalle famiglie `chiuderanno i rubinetti`, incrementando il risparmio, oltre che dal clima di austerità che si è creato. A risetire di tutto questo dovrebbe essere in particolare il settore manifatturiero.
 
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Per quanto riguarda i mercati emergenti è improbabile che questi siano in grado di sfuggire agli effetti del rallentamento nelle economie più sviluppate, ma dovrebbero comunque essere in grado di crescere più velocemente del resto del mondo: i loro governi, nel complesso, non devono infatti affrontare i problemi di bilancio che affrontano le loro controparti occidentali e l`occupazione è in crescita. I paesi più resistenti economicamente e finanziariamente in questo gruppo sono Cina, India e Indonesia. Altre economie in fase di sviluppo potrebbero subire in modo più forte il rallentamento globale in quanto basate soprattutto sulle esportazioni: è questo il caso di Corea del Sud, Messico, Taiwan e Russia, mentre il deficit corrente potrebbe `offuscare la lucentezza` di Turchia e Brasile.
Le banche centrali dei mercati emergenti hanno in genere un margine di manovra per agire in modo tale da stimolare la crescita mentre si modera l`inflazione, ponendole così al di sopra di molte delle banche centrali dei paesi sviluppati, il cui spazio di manovra - come ci siamo resi conto - è più limitato. La BCE - ha sottolineato Treulet - potrebbe ad esempio tagliare il suo tasso di riferimento refi di un altro 25bp poco prima del nuovo anno, ma questo non darebbe certezza che nel 2012 si andrà molto più in là di così. Ci si aspetta poi che la Federal Reserve si concentri su come evitare la deflazione e sul contenimento - o la riduzione - a lungo termine dei tassi di interesse, con un occhio particolare al mercato immobiliare ancora stagnante. `Ma coi consumatori che cercano di limitare i prestiti e risparmiare di più, si potrebbe discutere l`efficacia di questo approccio`.
 
Il Responsabile di Bnp ha poi ribadito che le finanze pubbliche probabilmente rimarranno un altro dei temi scottanti del 2012. La situazione nell`Eurozona deve infatti ancora stabilizzarsi, il che dovrebbe significare che i differenziali di rendimento sul debito dei paesi in difficoltà rimarranno alti. Un acquirente di ultima istanza per il debito pubblico potrebbe essere parte della soluzione, ma permangono incertezze sulla possibilità che questo debba essere la BCE o il EFSF, il fondo di salvataggio dell’eurozona. La crisi ha portato alla luce questioni fondamentali sul funzionamento dell`unione monetaria europea, ma ha anche incrementato la soglia di attenzione dei mercati sui rischi. Treulet sottolinea che per mettere in atto una soluzione definitiva, o almeno giungere ad una parziale - come ad esempio un significativo progresso sul risanamento dei conti pubblici di un unico paese -,  ci vorrà tuttavia del tempo e si dovrà metterà alla prova ulteriormente l’impazienza mercati.
 
Treulet ha poi proseguito evidenziando che la situazione attuale è più interessante che mai per gli investitori e come, a suo modo di vedere, i mercati azionari sviluppati dovrebbero affrontare la pressione attraverso aspettative di profitto, che sono ancora piuttosto ottimistiche e sono regolate verso il basso in modo da riflettere le prospettive di crescita. Le valutazioni relative apparirebbero invece accattivanti, ma solo nel breve periodo. Al contrario, i mercati emergenti sono in grado di offrire più chiaramente valutazioni interessanti, sia storicamente che comparate ai mercati sviluppati.
 
In chiusura, Treulet ha messo in risalto come nelle attuali condizioni, Bnp veda opportunità di creare valore attraverso una gestione attiva dell’esposizione azionaria, sovraponderando i titoli azionari emergenti e il debito in rapporto al debito e ai titoli azionari sviluppati e perseguendo equità a bassa volatilità e strategie azionarie ad alto reddito 
 
`Il 2012 pare che sarà un anno frugale sul fronte economico, un anno cruciale per i politici e, per gli investitori, un anno in cui il market timing sarà di particolare importanza`.
 
Per conoscere quanto ha detto Treulet ai microfoni di Ifanews non vi resta che cliccare qui.
 
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