A questo proposito Battiston sottolinea come sia importante la determinazione di un quadro regolatorio il più chiaro possibile. “Speriamo che non si faccia una regolamentazione troppo illiberale dell’industria stessa”, questa la frecciata tirata guardando all’obbligo di non far pagare le operazioni con carta ai distributori di benzina. “L’evasione non si combatte azzerando le commissioni sulle operazioni di pagamento sotto i 100 euro… In questo modo si rischia solo che una società come MasterCard per sopperire alle mancate commissioni (e quindi ai cospicui introiti derivanti di riflesso NDR) decida di non investire più in ricerca e sviluppo. Serve chiarezza da parte del Governo”.
Insomma, MasterCard si aspetta in qualche modo che le istituzioni non ostacolino ma anzi tutelino questo processo, attraverso decisioni ponderate. Non ci resta che aspettare.
In coda, Battiston ha risposto ad alcune domande sul futuro di MasterCard
1) Quali sono le innovazioni in atto? “Per prima cosa siamo focalizzati decisamente sul “mobile”, come sottolinea il neonato progetto Google Wallet, che ci vede coinvolti assieme Google e Citybank. Si tratta di un sistema di grouponing sperimentato per ora in America, ma che arriverà nel 2012 anche in Europa e in Italia. In pratica si potranno effettuare acquisti di coupon pagando direttamente con cellulari dotati di tecnologia NFC, che permettono transazioni sicurissime. In secondo luogo MasterCard è partner nei progetti più significativi nel campo del Mobile Payment. Abbiamo recentemente siglato un accordo con Turkcell, grazie al quale è possibile un servizio multi-banca col quale è si possono effettuare pagamenti nei POS con cellulare. In Italia un servizio simile arriverà tra pochi mesi grazie a un accordo con Intesa. Abbiamo infiene stretto un accordo con Intel per sviluppare un sistema che garantisca per le transazioni di e-commerce la stessa sicurezza che c’è per quelle fisiche.”
2) Come pensate di incentivare l’accettazione dei pagamenti con carta di credito da parte dei commercianti? “Lo sviluppo della tecnologia contactless semplifica le transazioni e le rende anche meno costose. Abbiamo già avviato campagne di successo in tal senso, si veda quella con la catena McDonald’s, nei cui ristoranti se paghi con MasterCard ti viene offerta una bevanda o un altro prodotto.”
3) Un bilancio sul 2011 e quanto si investirà nei nuovi progetti? “Il 2011 è stato un anno molto positivo, c’è stato un aumento delle transazioni e dell’education, mentre a livello mondiale si è avuta una crescita addirittura del 15%, grazie ai Paesi emergenti. Per quel che concerne gli investimenti, lo sviluppo della tecnologia contactless costa da 0,4 a 1,5 euro in più, mentre i POS da 40 a 100 euro in più, senza contare i tecnici che ci stan dietro. Considerando che ci sono oltre 60 milioni di carte in Italia e quasi un milione di POS, posso affermare che l’investimento sarà di circa cento/ducento milioni di euro.”
4) Qual è il rapporto tra un paese come l’Italia, dove si vendono tantissimi telefonini, e la possibile diffidenza dell’italiano medio verso i pagamenti ‘non tradizionali’ con carta di credito, a prescindere dalla sicurezza dichiarata? “Pagamento e-commerce legato a elementi di mobilità, propri del telefonino (cioè non si possono fare al pc). Stiamo implementando i sistemi di sicurezza, per primo un sistema di crittografia. Crediamo molto poi nell`importanza del proximity payment e sull`alta percentuale di penetrazione degli smartphone in Italia. La gente ha sempre con sé il telefonino. Contiamo quindi di superare queste barriere di diffidenza sensibilizzando sulla facilità e comodità di questi nuovi metodi di pagamento”.
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